mercoledì 25 settembre 2024


17/04/2010 19:36:27 - Salento - Attualità

Quel glam del Festival Europeo del Cinema di Lecce

Ingredienti: metti l’undicesima edizione di un Festival Europeo del Cinema Made in Lecce, in programmazione dal 13 al 18 Aprile, riproduzione in scala di un marchio rigorosamente Made in Mediterranean; aggiungi la sofisticata ed antica location di un palazzo dal condensato tipico stile della città, Palazzo Famularo, che rimanda i presenti ad una qualche inconscia associazione gattopardiana, già movie stage di Mine Vaganti, l’ultimo film in ordine di tempo di Ferzan Ozpetek; dai un retrogusto chic e glamour con la presenza della bellezza tutta norvegese di Anna Falchi, accompagnata dal fratello Sauro, in veste di  produttrice della casa di Produzione Cinematografica AMovie. Spezza il bouquet con l’ironia sempreverde di Carlo Verdone, ospite d’onore insieme alla famiglia della kermesse dedicatagli dal Centro Sperimentale di Cinematografia, con tanto di mostra fotografica al seguito sul padre Mario e l’istituzione di un premio alla sua memoria da consegnare ad artisti emergenti del settore; unisci un red carpet da walk of fame hollywoodiana calpestato dal ghota  del cinema europeo, della musica italiana, dal best della politica, dell’economia dell’imprenditoria pugliese, quello per cui si raccoglie quel che resta di una  sigaretta da conservare come cimelio e simulacro della serata a futura memoria.
Se ancora non basta, beh! Concediti lo sprint della ressa dei fotografi e delle Tv locali e non, lo sprezzo del pericolo delle forze dell’ordine, vigili sull’incolumità degli ospiti illustri, e soprattutto lasciati sedurre dal brivido dell’entusiasmo dilagante di un giovane regista, Lorenzo Corvino, che scrive, dirige e produce un cortometraggio dal titolo “Sole negli occhi”, presentato nel corso del festival accanto a nomi importanti
di colleghi con produzioni di prossima uscita; “scechera” il mélange con la collezione Angelo Nardelli, main sponsor della serata.
Et voilà il cocktail è servito ieri sera 16 aprile, ore 18:30! E non solo in termini metaforici. Il cocktail c'è stato davvero, includendo tutto il vedi sopra, in un parterre de
roi, palmarès, fucina e vivaio di nuovi talenti, che dopo Berlino e Buenos Aires fa a tappa a Lecce per cercare ossigeno e linfa a produzioni mediterranee e balcaniche, capaci di incrociare nel tourbillon dell’evento, l’associazione culturale “Art Promotion”, la Regione Puglia con l’Assessorato Mediterraneo alle Attività Culturali, la Fondazione Apulia Film Commission, Provincia e Comune di Lecce, Parlamento Europeo, ambasciate a gogò , e chi più ne ha più ne metta, per robe importanti che fanno di Lecce non solo il salotto buono del Barocco italiano, ma la capitale del Cinema Europeo.
E non finisce mica qui!: afferma Lorenzo Corvino, che nel suo lavoro affronta il male del secolo, la ricerca del lavoro di un over 35, parabola di un'intera generazione allo
sbando, che tradisce nei fatti ciò che si propone di non fare nei principi: “rovina la famiglia mentre tenta si salvarla cercando un’occupazione”, attualizzando così l’antico mito di Edipo.
Il giovane regista, intervistato, sottolinea l’importanza del Mediterranean Coproduction Forum, costola del Festival Europeo, che inaugura con il cocktail di ieri sera, una tre giorni di impegno ulteriore, dal 18 al 20 cm, nel corso del quale il cinema incontra
l’imprenditoria locale per stabilire partnership inossidabili in grado di intraprendere strade nuove alla sperimentazione cinematografiche, specie se queste traducono il lifestyle di un mezzogiorno tutto da scoprire e che spinge i registi a compiere imprese da Ulisse.
Il cortometraggio di Corvino, insieme al lungometraggio dei fratelli Falchi “Due vite per caso” di Alessandro Aronadio, nella AMovie Production, distribuito da Lucky Red,  in uscita il 7 maggio, ed in concorso a Berlino, sono il primo significativo tentativo di
stabilire e perché no, celebrare un  connubio tra  il Festival Europeo del Cinema, e le politiche di produzione cinematografica locali, per dare a nuovi talenti emergenti l’opportunità di esprimersi. Good luck al cinema italiano ed ad maiora a quello europeo.

Mimmo Palummieri










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