lunedì 23 settembre 2024


19/04/2010 06:57:59 - Manduria - Politica

Fra oggi e domani un nuovo incontro fra i partiti. Poi Tommasino potrebbe insediare una giunta tecnica

 
Ancora nulla di fatto. Trascorrono i giorni, ma continua a non arrivare l’annuncio della nomina della nuova giunta.
All’interno della maggioranza di centrodestra la trattativa per la scelta dei sei assessori sembra in un vicolo cieco. Di nodi da sciogliere, il nuovo sindaco Paolo Tommasino, ne ha più di uno.
Il primo è senza dubbio la posizione politica di Alleanza di Centro, che non è d’accordo al varo di una giunta che abbia una maggioranza di esponenti del PdL: sindaco e tre assessori, contro gli altri tre che sarebbero assegnati a Lista Girardi, alla stessa Alleanza di Centro e all’Udeur.
Un problema, insomma, di tipo politico, di non facile risoluzione. Anche perché, se Tommasino volesse soddisfare questa richiesta, dovrebbe penalizzare il proprio partito (che scenderebbe da 3 a 2 assessori), creando altri focolai di malcontento.
Poi il nodo, ampiamente prevedibile, della nomina dell’assessore in quota all’Udeur. Il consigliere comunale eletto, Vincenzo Dimitri, non intende, così come durante la scorsa legislatura, lasciare lo scranno del massimo consesso elettivo per occupare quello dell’esecutivo. E, nello stesso tempo, sembrerebbe non voler accettare l’indicazione delle altre “anime” del partito, ovvero la nomina del primo dei non eletti. Tommasino, insomma, si troverebbe, anche in questo caso, fra due fuochi: accettare l’indicazione di Vincenzo Dimitri, che poi è quello che dovrà votare in aula i provvedimenti, oppure ascoltare il resto partito, col rischio di ritrovarsi in giunta un assessore non sostenuto dalla maggioranza consiliare?
Infine la Lista Girardi. Sembra molto probabile che, oltre allo scranno di presidente del Consiglio (dovrebbe essere eletto il dott. Leo Girardi, primo degli eletti), avrà in “dote” la delega ai Lavori Pubblici. L’assessorato dovrebbe essere affidato a Piero Dabramo, terzo degli eletti. Il secondo degli eletti, Piero Attanasio, pare non intenda far parte della giunta. Ma, secondo qualche indiscrezione, avrebbe voluto indicare il nome di un esterno quale assessore.
In casa PdL, invece, gli assessori saranno scelti scalando la lista: in caso di due “poltrone”, saranno Gregorio Capogrosso (che desidererebbe i Lavori Pubblici) e Luigi Morgante (che aspirerebbe all’Urbanistica); in caso di tre posti in giunta, sarebbe nominato anche Roberto Puglia (che gradirebbe la delega alle Attività Produttive). Pronti a subentrare in Consiglio i primi dei non eletti: nell’ordine, Damiano Leone, Giuse Perrone e Roberto Stano.
Sembra che sia imminente una nuova riunione delle delegazioni dei quattro partiti di maggioranza, alla quale Tommasino ha chiesto un veloce accordo. Se dovesse nuovamente saltare, non è improbabile la nomina di una giunta tecnica (così come proposto inizialmente dalla Lista Girardi), in attesa che, risolti le dispute politiche e, soprattutto, avviati a soluzione i vari problemi, possano insediarsi gli assessori politici.
Resta il timore che, considerati i precedenti delle ultime tre legislature (tutte terminate anzitempo), questo “mattino” non schiuda la porta ad una “giornata” densa di nuvoloni.










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