lunedì 23 settembre 2024


22/04/2022 08:45:01 - Salento - Attualità

Un dato abbastanza singolare: a Francavilla un dipendente/pensionato ha un reddito medio annuo procapite inferiore di poche decine di euro da un lavoratore autonomo/imprenditore

Gli economisti (e la politica) hanno il compito di quantificare il benessere collettivo. Per fare questo si avvalgono di una serie di indicatori, volti a scattare una fotografia, quanto più reale possibile, delle condizioni economiche e sociali di un Paese.

Il reddito pro capite è uno di questi indicatori, anzi, tra i più usati.

Per definizione, il reddito pro capite indica il reddito di ogni singola persona. In termini statistici ed economici è usato per indicare il reddito medio degli individui abitanti un Comune, una Regione, uno Stato.

Il reddito pro capite si calcola partendo da una grande, gigantesca addizione: si sommano i redditi di tutti i cittadini e poi questa somma si divide per il numero dei cittadini che hanno prodotto questi redditi.

Ogni anno il MEF (Ministero dell’Economia e Finanze) dirama un bollettino in cui l’Agenzia delle Entrate rende noto i dati delle dichiarazioni calcolando l’ammontare complessivo annuo del reddito dichiarato. Questo ammontare rappresenta la “ricchezza” dichiarata da ogni singolo cittadino che contribuisce a formare la “ricchezza” della comunità in cui vive ed opera.

Con i dati rilasciati dal MEF lo scorso 13 aprile, relativi all’anno d’imposta del 2020 (dichiarazione 2021) abbiamo voluto elaborare alcuni dati per rilevare ed evidenziare alcune considerazioni sullo stato sociale quindi economico di un determinato Comune. Abbiamo scelto Francavilla Fontana quale Comune di nostro interesse. Comunque abbiamo anche stilato una classifica sul reddito pro capite tra i comuni della provincia di Brindisi.

La prima considerazione è stata riservata ad un confronto tra due macro categorie di contribuenti. Macro categorie che in qualsiasi sistema economico di libero mercato sono completamentari, nel senso che non potrebbero esistere l'una senza l’esistenza anche dell'altra. Ciononostante queste macro categorie sono in perenne conflitto per una serie di aspetti, primo fra tutti è appunto legato al reddito procapite. A Francavilla risulta che la differenza è davvero minima. Un dipendente/pensionato ha un reddito medio annuo procapite inferiore di poche decine di euro da un lavoratore autonomo/imprenditore. Su questa vicinanza di reddito si può aprire un vasta e interminabile diatriba soprattutto in merito al fatto della veridicità delle dichiarazioni dei redditi. Non spetta a noi indagare ma solo evidenziare i dati per quello che sono.

La seconda considerazione  che abbiamo voluto evidenziare è legata alla fasce di reddito dichiarato. Si evidenzia che circa il 60% dei contribuenti francavillesi sono sotto i 15mila euro di reddito annuo dichiarato. Si evidenzia, quindi, una grande fascia di popolazione francavillese che è in una condizione di “povertà”. Consideriamo che 15mila euro annue sono circa 1.250 euro al mese (consideriamo che sono al lordo delle tasse) vale a dire sotto la soglia di povertà che si considera esserci con una retribuzione lorda mensile di 1.400 euro/mese. Questo per una città del Sud con popolazione tra i 30 e 50 mila abitanti.

La terza considerazione è legata al confronto tra Francavilla e gli altri Comuni della provincia di Brindisi. Si evidenzia che il reddito pro capite dei francavillesi è sceso, seppur di poco rispetto allo 2019 e cmq pone Francavilla a circa metà classifica. Il dato che preoccupa però è la consistente riduzioni del numero dei contribuenti. Come noto nel 2020 c'è stata la prima ondata della pandemia che probabilmente ha determinato un forte disagio in termini di produzione di reddito con la conseguente “chiusura” di decine di “soggetto d'imposta”.

 

Angelo Camassa











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