lunedì 23 settembre 2024


07/05/2010 07:24:17 - Manduria - Politica

In un intervento, la rappresentante dei Verdi chiarisce la posizione del proprio partito

 
«E’ comprensibile e condivisibile la preoccupazione dei soci di Legambiente, nel momento in cui vedono sorgere altre due antenne di telefonia mobile su abitazioni private, senza che sia dato ancora di sapere quanto danno effettivo possa arrecare alla salute pubblica il proliferare di questi impianti. Tuttavia, è opportuno ricordare che, in assenza di una regolamentazione da parte del Comune, tali istallazioni sono, da un punto di vista strettamente legale, perfettamente legittime ed anche in presenza di una regolamentazione, che ci auguriamo la nuova amministrazione si affretti ad approntare, probabilmente continueranno ad esserlo. Chi è responsabile di ciò? Parlare genericamente di “partiti” e di “politici”, senza distinguere tra chi ha responsabilità di governo, in quanto destinatario della maggioranza dei consensi, e chi è all’opposizione, e perciò privo di poteri, è fuorviante e, alla lunga, pericoloso; le associazioni di volontariato, che rappresentano la parte più avvertita e sensibile della società, non dovrebbero cadere in questo errore. La legge che ha consentito il proliferare delle antenne porta il nome del suo ideatore: si chiama infatti legge Gasparri; le amministrazioni che non hanno regolamentato efficacemente il fenomeno sul territorio manduriano, rendendolo incontrollabile, hanno anch’esse un nome. Individuiamo dunque il soggetto di ogni singola azione ed attribuiamone ad esso la responsabilità.
Vediamo, dunque: quali sono le responsabilità dei Verdi? Quali azioni, quali dichiarazioni, quali documenti hanno essi prodotto negli anni, stando all’opposizione, in merito al fenomeno di cui ci stiamo occupando? Sia in Consiglio Comunale, negli interventi del consigliere Perrucci, che sulla stampa, che in pubblici dibattiti,  la posizione dei Verdi è stata sempre molto lineare e coerente: coinvolgimento della popolazione nell’individuazione dei criteri per la scelta dei siti pubblici; consultazione di esperti, al fine di valutare con certezza l’impatto sulla salute, nonché di evitare la proliferazione incontrollata delle antenne; appoggio ai Comitati spontanei dei cittadini, senza tentare in alcun modo di strumentalizzarli.
Che cosa si propongono di fare d’ora in poi i Verdi, essendo comunque all’opposizione? Innanzi tutto, si batteranno affinché nessun ostacolo impedisca l’accesso ai documenti pubblici, da parte di singoli cittadini e, a maggior ragione, di associazioni , che sono portatrici di interessi diffusi; proporranno e sosterranno,  inoltre, ogni utile azione volta a circoscrivere il fenomeno e, possibilmente, a mitigarlo per il futuro: ad esempio, promuovere una ricognizione della situazione di fatto; valutare con uno studio serio l’effettiva pericolosità dell’esistente e di eventuali ulteriori istallazioni; impedire che altre antenne vengano collocate su abitazioni private, facendo anche in modo che i contratti che pervengono a scadenza non vengano rinnovati.
Inutile dire che in questi mesi , in assenza di amministrazione, nessuna utile azione poteva essere intrapresa.
Concludendo. Una nuova fase amministrativa sta per iniziare: lo stimolo, i suggerimenti ed anche le critiche delle associazioni di volontariato, su questo come su altri problemi, saranno per noi, Consiglieri dei Verdi, auspicabili e bene accetti; ci permettiamo di rivolgere loro un invito: valutino i fatti, sarà la prova dei fatti a dimostrare chi, in Consiglio Comunale, porterà avanti con coerenza le battaglie ambientaliste, come crediamo di aver fatto finora.
Stiamo per iniziarne un’altra, che riguarda le indagini delle compagnie petrolifere nel mare Ionio, autorizzate dal governo nazionale; quante adesioni riceveremo?».
 
Cecilia DeBartholomaeis










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