sabato 28 settembre 2024


13/01/2009 18:01:11 - Manduria - Calcio

La società: «Non chiediamo favoritismi, ma un trattamento più equo»

 
Riceviamo e inseriamo in rete un comunicato del Manduria sui torti arbitrali in serie che la società sta subendo.
«Dopo l’ennesimo spettacolo di cattivo gusto visto in campo domenica scorsa, prendiamo spunto dal famosissimo film di Massimo Troisi e vi diciamo “Non ci resta che piangere!”.
Di seguito spiegheremo, il perché di questa affermazione, citando i regolamenti ai quali una società dilettantistica si deve attenere:
Art. 29 comma 3 del Codice di Giustizia Sportiva:
“Giudici sportivi nazionali e territoriali.
3. I Giudici sportivi giudicano, altresì, in prima istanza sulla regolarità dello svolgimento delle gare, con esclusione dei fatti che investono decisioni di natura tecnica o disciplinare adottate in campo dall’arbitro, o che siano devoluti alla esclusiva discrezionalità tecnica di questi ai sensi della regola 5 del Regolamento di Giuoco.”
Vi segnaliamo la parte della Regola 5, del Regolamento del Giuoco del Calcio, a cui il suddetto articolo si riferisce:
“Decisioni dell’arbitro
Le decisioni dell’arbitro su fatti relativi al gioco, incluso se una rete è stata segnata o no ed il risultato della gara, sono inappellabili.”
Consci di queste regole abbiamo paventato la possibilità di presentare la prova video, per evidenziare quello che accade durante le partite e per poter fare un eventuale ricorso, ma anche qui con un altro articolo del Codice di Giustizia Sportiva ci hanno legato le mani, ovvero:
Art. 35 comma 1 punto 4:
“Mezzi di prova e formalità procedurali
1.4. Le disposizioni di cui al punto 1.3. si applicano anche alle gare della LPSC, della LND e del Settore per l’attività giovanile e scolastica, limitatamente ai fatti di condotta violenta; la segnalazione, oltre che dal Procuratore federale, può essere effettuata anche dal commissario di campo, se designato.”
Quindi solo in caso di violenza si può fare l’uso della prova video.
Alla luce di quando su riportato, crediamo che possiate capire il malumore che coinvolge tutto il settore dirigenziale del Manduria, ma purtroppo non possiamo fare niente!
Ci limitiamo ad invitare tutti gli organi competenti, con un particolare appello al Designatore degli Arbitri, agli Osservatori e anche alla terna arbitrale che ha arbitrato il nostro incontro, di visionare sul Digitale Terrestre di Telenorba l’incontro di domenica scorsa Manduria-Maglie, e di farsi un’analisi di coscienza.
Noi non chiediamo favoritismi, ma solo un trattamento più equo, infatti, non ci siamo appellati sulla meritata vittoria del Maglie, ma rimaniamo con l’amaro in bocca, perché forse senza quel nervosismo creato dagli ennesimi errori commessi, una possibilità in più l’avremmo avuta».










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