lunedì 30 settembre 2024


08/05/2010 10:05:46 - Manduria - Attualità

E’ un reduce del 450° Bomb Group, di stanza a Manduria durante la Seconda Guerra Mondiale

 
Aveva un vezzo particolare: amava gli animali e, in particolare, una scimmietta, che aveva trovato in Brasile e che aveva deciso di portare con sé anche in Italia, quando al 450° Bomb Group era stata affidata la missione, dopo l’armistizio, di bombardare i Paesi europei, decollando dalla base dell’aeroporto di Manduria, sulla via per Oria. Scimmietta che, quando era libero dal volo, portava sempre sulla sua spalla.
Quel particolare rimase impresso ad un ragazzo dell’epoca, che, a distanza di decenni, è riuscito ad individuare il nome e il recapito di quel pilota ufficiale dell’aviazione a stelle e strisce. Tanto da poterlo incontrare nuovamente, dopo oltre mezzo secolo, a Manduria.
Protagonisti di questa storia singolare sono Gerald M. French, ufficiale americano con all’attivo ben 50 missioni nel periodo della Seconda Guerra Mondiale (sempre decollando da Manduria) ed Aurelio Mastrovito, manduriano, appassionato di storia e tradizioni locali.
I due si sono rivisti nei giorni scorsi per rievocare quel periodo bellico nel quale Gerald venne, insieme a centinaia di altri militari Usa a Manduria, per aiutare l’Italia, e Aurelio era un ragazzo, incuriosito da aerei militari e piloti, che partivano a getto continuo verso l’Est europeo, per lanciare il loro carico di bombe.
«Quella scimmietta mi faceva compagnia» ha raccontato il simpatico ufficiale French, grazie alla preziosa opera di traduzione della signora Irene Cartland. «Ma non era l’unico animale che stava con me a Manduria. Avevo anche un cagnolino, che un giorno decisi di portare in aereo per una missione. Ricordo che l’altro pilota dovette mantenere per tutto il tempo la maschera dell’ossigeno anche al cane, altrimenti sarebbe morto. Tornò con me negli Usa, ma dopo poco tempo, un vicino di casa, scambiandolo per un coyote, lo uccise, sparandogli addosso».
Accompagnato da Marta, la sua seconda moglie (si è sposato circa un anno fa), mister French ha stentato a riconoscere Manduria.
«Ai miei tempi le stradine erano percorse solo da carretti. Ora ci sono tantissime auto» ha notato. «Inoltre Manduria è cresciuta notevolmente».
Mister French è stato ricevuto, ieri mattina, dal sindaco Paolo Tommasino, nel corso di una breve e confidenziale cerimonia che si è svolta a palazzo di Città.










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