mercoledì 25 settembre 2024


12/05/2010 08:39:43 - Salento - Attualità

Legambiente Puglia: “Italia Nostra sbaglia. I parchi eolici off shore non rappresentano una ferita insanabile per il territorio”

 
E' netto il giudizio di Legambiente sulla posizione di Italia Nostra a proposito del parco eolico off shore al largo di Tricase: "Italia Nostra sbaglia nel merito e nel metodo a contestare il progetto di parco eolico off shore - dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia - E' un errore di merito perchè non si può parlare di un attacco alle ineguagliabili bellezze paesaggistiche italiane per un parco posizionato a venti chilometri di distanza dalla costa. E' un errore di metodo perchè, contestando anche progetti del genere, si rischia di non essere credibili quando si tratterà di opporsi ai progetti veramente impattanti. Disapprovare ogni progetto come fa Italia Nostra, anche il più innovativo e sostenibile, non permetterà all'Italia di raggiungere l'autosufficienza energetica e liberarsi dalle vere fonti energetiche inquinanti, petrolio, carbone e nucleare.”
Legambiente d'altro canto si oppone al deturpamento del territorio nelle aree protette: “Contestiamo fortemente le scelte di alcuni Comuni riguardo a progetti sovradimensionati e pensati esclusivamente per ragioni economiche che determinano un effetto selva in alcune zone del Gargano. Per gli stessi motivi abbiamo espresso tutte le nostre perplessità sui progetti off-shore in prossimità delle Tremiti, un'area che andrebbe preservata dal moltiplicarsi delle richieste di concessioni. Anche per questo motivo sarebbe auspicabile, al contrario di quanto afferma Italia Nostra, un maggior coinvolgimento della Regione Puglia nell'iter autorizzativo di questi impianti, proprio per ovviare all'assenza di regole e al rischio far west. Approviamo quindi il progetto al largo di Tricase che rappresenta la migliore sintesi di innovazione tecnologica, rispetto dell'ambiente e del paesaggio – concludeTarantini  – Il parco eolico nel Canale d’Otranto ha una capacità complessiva di circa 90 Mw e contribuirà all'aumento dell'energia rinnovabile in Puglia, un modello per  il resto del Paese. Per questo chiediamo ad Italia Nostra di rivedere posizioni che rischiano di gettare un'ombra conservatrice e retriva su tutto il movimento ambientalista. La rivoluzione energetica in atto passa attraverso progetti come questo."
Legambiente Puglia chiede infine la convocazione della conferenza Stato-Regioni per stabilire al più presto delle linee guida per gli impianti, soprattutto per quelli off-shore, per garantire così la corretta gestione e la tutela del territorio contro autorizzazioni illegittime e dissensi da parte di qualche associazione.










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