lunedì 23 settembre 2024


04/01/2023 17:48:59 - Provincia di Taranto - Attualità

Il bambino, secondo quanto asserito dagli avvocati, ha contratto la leucemia a seguito dell’esposizione alle emissioni nocive dell’impianto siderurgico ex Ilva

 

Si svolgerà domani, 5 gennaio, dinanzi al Tribunale Civile di Lecce, la prima udienza della causa promossa dai genitori di Jacopo, un bambino di 5 anni, nato e vissuto come loro nel quartiere Tamburi di Taranto. Il bambino, secondo quanto asserito dagli avvocati, ha contratto la leucemia a seguito dell’esposizione alle emissioni nocive dell’impianto siderurgico ex Ilva.

«Il caso di Jacopo è emblematico della grave situazione per la salute dei bambini di Taranto, specialmente di coloro che vivono nel quartiere Tamburi e Paolo VI” afferma l’avv. Anton Giulio Lana, coordinatore del collegio di difesa dei genitori del piccolo Jacopo.

«Lo Stato è sicuramente responsabile di quanto accaduto a Jacopo avendo omesso ogni intervento per rimuovere il rischio di contrarre tumori e altre gravi malattie da parte della popolazione tarantina che vive nelle zone a ridosso dello stabilimento” precisa l’avv. Mario Melillo, componente del collegio di difesa.

I legali della famiglia hanno perciò richiesto la somma di oltre un milione e mezzo di euro a titolo di risarcimento del danno.

«La somma richiesta non solo va a risarcire il danno patito da Jacopo, ma anche quello dei suoi genitori, la cui serenità familiare è stata stravolta da quanto accaduto al piccolo” afferma altro componente del collegio, l’avv. Cosimo Portacci.

«Questo processo si inserisce nel solco tracciato da numerose sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che, in materia, hanno già avuto modo di affermare la responsabilità dello stato italiano” concludono l’avv. Lana e l’avv. Maria Immacolata Riso, componente del collegio difensivo.











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