La Puglia ha recuperato i valori del 2019 e chiude l’anno con oltre 4,2 milioni di arrivi e 15,7 milioni di presenze
Un’economia solida e tuttavia in espansione; il bilancio del 2022 si conclude con risultati evidenti. La Puglia ha recuperato i valori del 2019 e chiude l’anno con oltre 4,2 milioni di arrivi, il numero di turisti, e 15,7 milioni di presenze, le notti trascorse nella ricettività regionale, con un andamento rispetto al 2019 stazionario per gli arrivi (-0,5%) e positivo per le presenze (+2%).
La permanenza media è stata di 3,7 notti, in linea con il 2019.
In Italia, i primi dati Istat riferiti ai nove mesi del 2022 attestano un calo del -17% per gli arrivi e del -10% per le presenze sul 2019;
In Puglia la ripresa è stata trainata dal buon andamento del turismo internazionale: +8,5% gli arrivi sul 2019 e +11% le presenze. L’incremento del turismo internazionale ha compensato il calo del turismo nazionale (-4% e -1%);
La stagione estiva del 2022 è stata particolarmente favorevole: giugno +3,5% e +6,5%, luglio +18% e +6%, agosto -1% e +0,1%. Bene anche settembre +5 e +6% anche ottobre con il +4% per gli arrivi e +8% le presenze rispetto allo stesso mese del 2019;
Il tasso d’internazionalizzazione ha raggiunto il 30% per gli arrivi e il 27% per le presenze, un trend positivo sia rispetto al 2019 che al 2015;
La concentrazione mensile del movimento turistico straniero evidenzia una maggior equi-distribuzione dei flussi nei mesi da aprile a ottobre mentre il turismo nazionale continua a prediligere i soggiorni balneari concentrati nei mesi di luglio e agosto (42% dei visitatori italiani nei due mesi a fronte del 30% degli stranieri);
L’andamento provinciale rispetto al 2019 evidenzia crescite per le province di Lecce e Brindisi mentre calano Foggia e Taranto. Bari è la prima provincia per numero di arrivi e terza per presenze turistiche;
Nel 2021 (ultimo dato annuale disponibile) la Puglia si classifica prima regione del Sud d’Italia per incoming (arrivi turistici) superando Sicilia e Campania e posizionandosi al nono posto anziché al dodicesimo come nel 2019 e nel 2015;
L’offerta ricettiva in termini di strutture alberghiere ed extralberghiere attive sul territorio è aumentata del +66% rispetto al 2015 e del +16% rispetto al 2019.
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