lunedì 30 settembre 2024


12/06/2010 08:57:39 - Manduria - Attualità

La segnalazione del consigliere Gregorio Perrucci

 
Una fontanina pubblica dalla quale scorre un grande flusso di acqua potabile 24 ore su 24. Un enorme spreco, in un momento in cui questa risorsa scarseggia sempre di più e alla vigilia della stagione estiva, quando, ovvero, molti comuni della Puglia devono fare i conti con delle restrizioni nella erogazione dell’acqua potabile.
A segnalare il guasto al rubinetto di una centrale fontana pubblica di via Fellone, a San Pietro in Bevagna, è stato il consigliere comunale dei Verdi, Gregorio Perrucci.
«L’altro ieri mattina diversa gente mi ha cercato per segnalarmi questo incredibile spreco» è la premessa del consigliere Gregorio Perrucci. «Mi hanno indicato la zona della fontana pubblica e mi sono recato sul posto per verificare di persona la situazione. Mi è stato riferito che il guasto al rubinetto della fontana risale a diverso tempo fa. E da quel rubinetto la perdita è consistente: l’acqua non scende a gocce, ma il flusso è di diversi litri al minuto. Tutta acqua potabile che viene sprecata, con un danno non indifferente per le casse comunali, essendo quella una fontana pubblica».
Questi guasti non sono una novità a San Pietro in Bevagna. Le poche fontanine esistenti, dalle quali durante l’estate i residenti possono approvvigionarsi di acqua potabile (visto che almeno il 90% delle abitazioni non sono servite dalla rete), spesso presentano delle vistose perdite. Guasti così frequenti da indurre qualcuno ad una ipotesi decisamente fantasiosa: la perdita sarebbe necessaria perché la pressione dell’acqua è molto forte e, quindi, si preferisce tenere sempre aperta almeno una fontana.
«Mi sono recato ai vigili urbani per denunciare l’episodio» continua Gregorio Perrucci. «Non so con precisione se spetta al Comune vigilare sulle perdite o all’Acquedotto Pugliese: in un caso o nell’altro, è inammissibile che si possa sprecare tanta acqua potabile. Mi auguro che chi di competenza intervenga con celerità».
E mentre, da un lato, si spreca tanta acqua potabile, c’è, sempre a San Pietro, un paradosso: la scorsa estate molte attività di ristorazione sono state chiuse dopo le visite ispettive della Polizia e della Asl proprio perché impossibilitate a servirsi della rete idrica pubblica. Terminata l’estate, la precedente Amministrazione ha fatto partire i lavori per la realizzazione di tronchi di rete idrica in grado di servire almeno le attività pubbliche (anche quelle ricettive) che si trovano lungo la litoranea.










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