lunedì 23 settembre 2024


12/09/2023 17:10:59 - Provincia di Taranto - Cronaca

Continuano serrate le indagini del personale della DIGOS per individuare altri sostenitori della squadra ospite che hanno provocato i disordini e che presumibilmente possano aver causato l’incendio

Il Questore di Taranto adotta tre DASPO nei confronti di altrettanti tifosi della squadra ospite.

Le continue indagini della Polizia di Stato, a seguito degli eventi accaduti nella settore della Curva B dello stadio Iacovone nella partita dello scorso 3 settembre tra le squadre del Taranto e del Foggia, hanno permesso di identificare tre sostenitori della squadra ospite che si erano resi autori di atti violenti all’interno del perimetro dello stadio e di notificare loro i provvedimenti di DASPO emessi dal Questore di Taranto Massimo Gambino.

Il certosino lavoro del personale della DIGOS e della Polizia Scientifica, attraverso l’attenta analisi delle immagini dei circuiti interni di videosorveglianza dello Iacovone, ha permesso allo stato di individuare due supporter foggiani rispettivamente di 46 e 57 anni che al termine dell’incontro di calcio si sono arrampicati sulla recinzione esterna dello stadio, il primo brandendo un bastone ha cercato di colpire il personale delle forze dell’ordine schierato all’esterno della struttura, mentre il suo compagno anch’egli salito sulla cancellata esterna ha inveito in maniera violenta.

I due esagitati, dopo la fine dell’incontro, a seguito dell’incendio divampato nella parte sottostante la curva B, erano stati radunati insieme con tutti gli altri tifosi della squadra in una zona sicura in attesa di essere evacuati ed accompagnati a Foggia.

Per il 46enne il DASPO ammonta a 5 anni, per il suo compagno a 3 anni.

Il terzo destinatario del provvedimento – un foggiano di 20 anni –, appena è entrato sugli spalti della Curva ospite, cercando di nascondersi tra i suoi compagni, ha lanciato un fumogeno sul terreno di gioco provocando un’intensa scia rossa e mettendo in serio pericolo i presenti in campo.

Anche il suo gesto è stato immortalato dalle immagini del circuito di sorveglianza. Per il ventenne la misura restrittiva ammonta a tre anni. 

Continuano serrate le indagini del personale della DIGOS per individuare altri sostenitori della squadra ospite che hanno provocato i disordini e che presumibilmente possano aver causato l’incendio.











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