lunedì 23 settembre 2024


21/06/2010 13:48:45 - Manduria - Politica

Il sindaco: «I tre consiglieri sono tutti di AdC. E in questi casi bisogna tener conto delle regole della democrazia…»

 
«I problemi interni ad Alleanza di Centro? Ho sempre offerto il mio aiuto per risolverli. Attualmente pare ci siano due posizioni differenti all’interno del partito. Ma io sono il sindaco, non ho competenze all’interno di questo partito, che ha già cambiato tre commissari nel giro di qualche mese».
Paolo Tommasino segue, dall’esterno, le vicissitudini di Alleanza di Centro. Anche dopo la nomina ad assessore dell’avv. Francesco Ferretti De Virgilis, le frizioni continuano e rischiano di riverberarsi sulla tenuta dell’Amministrazione. Il consigliere Muscogiuri ha rifiutato l’elezione a presidente della sesta commissione consiliare. Chiaro il messaggio di dissenso che questi ha voluto inviare alla coalizione. Anche il commissario di Alleanza di Centro pare non sia d’accordo con la nomina dell’attuale assessore, che però è sostenuto dagli altri due consiglieri comunali, Becci e Prudenzano.
«Sino a prova contraria, nessun consigliere si è dissociato dal partito: tutti fanno parte di Alleanza di Centro, anche se con posizioni diverse» afferma il primo cittadino. «Cosa dovrei fare io? Nominare come assessore una persona gradita al consigliere Muscogiuri? E poi gli altri due consiglieri cosa dovrebbero dire? Io ho invitato più volte i tre a confrontarsi e a dialogare per ricercare una soluzione che fosse gradita a tutti. Intanto il nuovo assessore è impegnato nel delicato lavoro del settore dell’Urbanistica: io non potevo più attendere, con una giunta monca, che AdC trovasse una soluzione interna».
Tommasino cerca di tenere compatta la coalizione. Sforzandosi di non scalfire i rapporti con nessuno dei 18 consiglieri della sua maggioranza.
«La giunta è composta da sei assessori: non posso venire incontro a tutte le richieste. Anche per il caso dell’Udeur, non potevo non tener conto dell’indicazione del consigliere comunale. Se avessi seguito altre indicazioni di questo partito e il consigliere si fosse poi dissociato, io cosa avrei risolto? L’eventuale assessore nominato, da chi sarebbe stato garantito e sostenuto in Consiglio?».
L’Amministrazione procede, quindi, in attesa di tempi più tranquilli.
«Nessuno dei tre consiglieri di Alleanza di Centro ha mai criticato il mio operato. Tutti sanno che sono stato costretto a prendere una decisione. E in democrazia, conta il parere della maggioranza. Ho accettato l’indicazione dei due consiglieri, ma ribadisco la mia totale disponibilità al dialogo anche con il terzo consigliere. In attesa che giunga l’auspicato chiarimento all’interno di questo partito».










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