lunedì 23 settembre 2024


28/06/2010 16:11:32 - Manduria - Politica

L’Italia dei Valori contraria all’innalzamento della discarica di contrada “Chianca”

 
«A differenza dell’Amministrazione precedente, ci piace il fatto che l’attuale sindaco mostri tanta attenzione verso i problemi dell’ecologia e dell’ambiente.
Ci appare strano, però, che due presidenti di commissioni consiliari faranno i sopralluoghi alla discarica “Li Cicci”, ma non ci pare che ci sia bisogno di commissari in quella discarica, visto che ormai è sotto sequestro ed è nelle mani della magistratura che investigherà su eventuali responsabilità; pertanto, quello che va fatto è bonificare il sito e basta. Gli stessi commissari, invece, potrebbero alzare un occhio alla discarica “La Chianca” perchè in funzione, ma in una maniera non proprio conforme alle aspettative da avere, a nostro avviso, bisogno di chi controlli ciò che accade. Intanto la discarica “La Chianca”, secondo un disposto dell’ATO, potrebbe ottenere l’aumento della volumetria con l’elevazione di quattro metri del livello massimo previsto. Sottolineiamo che, per contratto, il livello massimo della discarica non dovrebbe eccedere il metro sopra il livello della strada. Sono state fatte riunioni tra le varie istituzioni, miranti a trovare soluzioni alternative all’innalzamento della discarica ma, a quanto pare, senza risultati. Ci troviamo di fronte ad una discarica che non ha mai rispettato il disposto sul completamento del ciclo dei rifiuti, in quanto, dal primo momento, la parte secca dei rifiuti (le famose eco balle di 7 quintali l’una) di cui se ne producono circa 70 al giorno, che dovevano essere conferite all’inceneritore di Massafra, per la produzione del CDR (combustibile da rifiuti) a tutt’oggi, vengono depositate o triturate insieme al rifiuto tal quale; quindi una discarica che avrebbe dovuto durare trenta anni è durata solo pochi anni.
Dov’è il problema? Non si sa chi dovrebbe portare le eco balle al termovalorizzatore. Di ristoro ambientale manco a parlarne. Probabilmente tra poco avremo un aumento su quanto pagare di TARSU a causa del raddoppio dell’ecotassa, per il mancato raggiungimento dei limiti minimi di riciclaggio e, come al solito, paga il cittadino, mentre qualcuno è andato a prendersi i meritati premi a Roma. Adesso apprendiamo che il nuovo sindaco vuole eliminare i cassonetti dall’interno del paese e creare isole ecologiche fuori dalla città. L’iniziativa è lodevole, ma cosa ne cala in termini materiali al cittadino? Dovrà andarsi a cercare l’isola ecologica più vicina e fare la differenziata in cambio di niente?
Pensiamo che la cosa potrà risolversi in un flop se il cittadino non viene incentivato ma, al contrario, disincentivato magari da una TARSU che vada ad aumentare aggravando i già magri bilanci familiari delle famiglie. Ricordiamo che anche con Massaro successe qualcosa del genere. I cittadini accolsero con gioia la novità della raccolta differenziata perchè pregustavano succulenti risparmi sulla tassa da pagare, ma quando si sono accorti che tale collaborazione non portava loro benefici le persone hanno ceduto le armi.
Invitiamo quindi chi di dovere ad evitare che la discarica “La Chianca” non diventi una Cicci 2, chiedendo che vengano rispettati il capitolato d’appalto e le leggi vigenti, non escludendo di arrivare alla chiusura della stessa discarica per inosservanza delle regole contrattuali e rispetto delle procedure previste che consentono la chiusura del ciclo. Pertanto, se il sindaco intende fare sul serio e prendere decisioni forti sull’argomento, ripristinando una legittima e corretta gestione dell’impianto, sicuramente troverà un alleato nel nostro partito con il sostegno dei nostri rappresentanti provinciali e regionali
sensibili al problema, perchè di fronte alla salute pubblica non esiste alcun diversità di colore politico, mentre, se la soluzione dovesse essere l’innalzamento della volumetria o l’estensione del bacino, significherebbe che anche questa Amministrazione sarebbe corresponsabile della produzione di una “Li Cicci 2”e quindi di un’altra bomba ecologica».
 
              
Il coordinatore cittadino
dell’Italia dei Valori
Arcangelo Durante










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