lunedì 30 settembre 2024


11/07/2010 09:37:23 - Manduria - Attualità

A Manduria, minime riduzioni di posti letto in Chirurgia, Medicina Interna, Cardiologia, Oculistica, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria

 
     Fanno fatica a chiamarli col loro nome, ma una perdita secca di 285 posti letto (di cui 264 per acuti e 21 per postacuti, e comunque non più i 230 complessivi come si era ipotizzato nei giorni scorsi) sull’intera rete ospedaliera tarantina con l’altrettanto contestuale ineludibile chiusura di due ospedali, quelli di Mottola e Massafra, danno una idea più chiara di quella che sarà a Taranto la portata della manovra di rientro nei conti della sanità in Puglia.
   I 285 posti in meno è la quota parte che spetta a Taranto sui 1411 posti complessivi da tagliare nell’intera regione. Una seconda tranche riguarderà altri 800 posti letto che a livello regionale dovranno anch’essi essere cancellati entro dicembre 2012. A pagare lo scotto nel Tarantino sarà a quel punto l’ospedale di Grottaglie che vedrà tagliati 40 posti letto, per un totale dunque a fine manovra di 325. Sono questi per Taranto i numeri del piano-Puglia - illustrato giovedì scorso ai consiglieri di maggioranza - e che sarà discusso lunedì prossimo a Roma con il governo a cui viene addebitato l’ulteriore giro di vite imposto negli ultimissimi giorni. Ma è prevedibile che sarà proprio la questione-tagli a tenere banco anche all’incontro-stampa convocato per lunedì mattina dalla direzione generale dell’Asl alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, per fare il punto sull’attività gestionale dell’Asl.
   Tagli, dunque, e solo tagli, pesantissimi. Anche per il territorio jonico. A fine manovra, infatti - cioè entro il 31 dicembre del 2012 - la rete ospedaliera jonica tra tagli e conferme di progettualità contenuta nel Pal sarà modificata non di poco. A subire minori variazioni sarebbe il SS. Annunziata che anzi guadagnerebbe qualche posto letto in più per la Gastroenterologia. L’ospedale Moscati confermerebbe la sua destinazione a polo oncologico con l’attivazione della Chirurgia toracica, Chirurgia plastica, Ginecologia, Pneumologia. L’ospedale di Castellaneta vedrà una riduzione di posti letto nella Chirurgia generale e nella Pediatria. L’ospedale di Grottaglie scenderà a 10 posti letto della Chirurgia generale e vedrà disattivato il punto nascita. A Manduria, minime riduzioni di posti letto in Chirurgia, Medicina Interna, Cardiologia, Oculistica, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria. L’ospedale di Martina vedrà riduzioni nei reparti di Chirurgia, Pediatria e Urologia. L’ospedale di Mottola sarà   riconvertito in struttura riabilitativa di alta specialità e l’ospedale di Massafra in Casa della Salute.
   I tagli dei posti letto non dovrebbero inficiare i livelli occupazionali anche se sarà inevitabile una certa mobilità. Ma occorrerà anche capire come l’intera operazione inciderà sulla partita delle in   ternalizzazioni in corso, sul sistema degli appalti dei servizi e su interi indotti che ruotano intorno ad ospedali e servizi da ridimensionare. Ma, soprattutto, come tutto questo drastico ridimensionamento incrocerà il grosso progetto del San Raffaele del Mediterraneo.
 










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