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13/07/2010 07:03:42 - Provincia di Taranto - Politica

Il segretario Massimo Serio: "Fiore trovi risorse altrove, non si specula sulla salute dei cittadini"

 

Continua senza sosta la progressiva e irrazionale opera di smantellamento dei presidi ospedalieri di terra jonica, che coinvolge pesantemente anche l'Ospedale San Marco di Grottaglie. Sul piano di rientro dal deficit proposto dall'Assessore alla Sanità Tommaso Fiore, il Pd della Città delle Ceramiche esprime forti perplessità in una nota a firma del suo Segretario Massimo Serio.

«Le proposte avanzate da Fiore per rientrare dal deficit della sanità pugliese – sottolinea Serio – appaiono irragionevoli, nonché figlie di un modello incentrato su quella politica di laissez-faire che già altrove ha mostrato i suoi limiti. Non sarebbe saggio, per usare un eufemismo, smantellare la tradizionale sanità territoriale senza aver prima stabilito dei servizi certi che mantengano inalterato il diritto alla salute dei cittadini dei territori interessati.
Diciamo pertanto basta alla logica che ha visto finora Tommaso Fiore nascondersi dietro a un dito e giustificare i tagli alla sanità con la pesantezza della manovra economica del ministro Tremonti. Non v'è dubbio che quella del Governo Berlusconi sia una manovra scellerata, che noi più di chiunque altro abbiamo combattuto. Non bisogna però raccontare frottole ai cittadini. I deficit di bilancio non si abbattono tagliando ad occhi chiusi ospedali e servizi essenziali per la salute, ma semmai razionalizzando l'esistente ed eliminando le tante, troppe spese superflue presenti in altri campi. Su questo saremo inflessibili: se c'è da tagliare si faccia prima altrove, lasciando inalterata l'offerta sanitaria. Detto ciò, siamo certamente favorevoli ad un miglioramento della qualità del servizio, ma che non tolga ai cittadini il loro sacrosanto diritto ad essere curati ed assistiti.
C'è da considerare inoltre – sottolinea il Segretario del Pd – che il piano di rientro dell'Assessore regionale alla Sanità contiene elementi fondanti del piano di riordino ospedaliero di Raffaele Fitto, a lungo combattuto e demonizzato.
A questo si aggiungono gravi carenze sul piano del metodo, dal momento che la notizia del progetto di Fiore è giunta attraverso la stampa, “svuotando” del tutto ogni ruolo politico e amministrativo dei Sindaci dei territori interessati, nonché sottraendo alla cittadinanza e a chi la governa ogni possibilità di confronto.
Quello che chiediamo – conclude Serio – è che in tempi brevi si apra un tavolo di concertazione che tenga conto delle peculiarità dei singoli territori, delle loro esigenze sanitarie e che soprattutto ci permetta di sollevare quelle osservazioni tecniche che, siamo sicuri, contribuiranno al miglioramento del piano e rinnoveranno quell'ascolto dell'opinione dei cittadini che è, del Governo Vendola, una parte fortemente identitaria».










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