Il club avetranese: «A malincuore saremo costretti a migrare a Manduria. Ma ora è il momento di pensare alla partita, non di fare polemica…»
E’ l’epilogo più triste per quella che era una festa annunciata: una festa dello sport fra due squadre e due tifoserie amiche. Una festa che c’era già stata all’andata, con un’accoglienza straordinaria riservata da società e tifosi della Virtus all’Avetrana; una festa che sarebbe stata ricambiata domenica prossima al “Celestino Laserra”, qualunque fosse stato il risultato finale, che decreterà la squadra che vincerà il campionato e, al contrario, l’altra che dovrà proseguire la stagione con i play off.
Invece è prevalsa la volontà di far rispettare le indicazioni sulla capienza della struttura avetranese: 100 posti. Indicazioni che, ad esser sinceri, in tante altre circostanze (anche non sportive) non sono state tenute in considerazione.
C’è delusione, pertanto, nella tifoseria avetranese. Ma c’è stata una dimostrazione di responsabilità dalla società. Questo il post pubblicato ieri sui social.
«Oggi ci è stato comunicato e imposto di giocare la gara di domenica in un campo che non è il nostro…e a malincuore saremo costretti a migrare a Manduria…
Ora però è il momento di pensare alla partita, non di fare polemica e distogliere l’attenzione da quello che è l’obiettivo principale e la posta in palio. Avremo modo in seguito di chiarire il tutto.
Domenica 12 maggio, alle ore 16.30, riempiamo il “Nino Dimitri” di Manduria per la XXVI° giornata di campionato e sosteniamo i nostri meravigliosi ragazzi che in questa stagione ci hanno regalato tante e tante emozioni. E coloriamo di bianco rosso lo stadio!».
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