La prima bambina a cui è stato somministrato l’anticorpo monoclonale si chiama Anna Sofia ed ha poco più di 24 ore di vita
Si chiama Anna Sofia, ha poco più di 24 ore di vita, la prima bambina a cui questa mattina nel reparto di neonatologia del Policlinico di Bari è stato somministrato l’anticorpo monoclonale per prevenire le infezioni da Virus respiratorio sinciziale.
La campagna di prevenzione è partita oggi e in tutti i 24 punti nascita sul territorio regionale sarà a disposizione l’anticorpo Nirsevimab, somministrato in dose unica per via intramuscolare. Il farmaco agisce come un’immunizzazione passiva contro il VRS e riduce sensibilmente il rischio di infezioni che possono portare al ricovero in ospedale. L’offerta è attiva e gratuita e l’adesione è su base volontaria e riguarda i neonati dal 1^ novembre e fino al 31 marzo 2025, ovvero per l’intera stagione autunnale e invernale. Oltre ai neonati, la strategia definita dalla Regione Puglia e condivisa anche con le altre Regioni italiane prevede di garantire – sempre da oggi – mediante i Centri Vaccinali ASL e mediante i Pediatri di Libera Scelta l’offerta attiva e gratuita del nuovo anticorpo monoclonale, con adesione su base volontaria, anche per i bambini nati dal 1^ luglio 2024 al 6 novembre 2024.
“Nel 2024 sono stati solo in Puglia 408 i ricoveri per le infezioni da Virus Respiratorio Sinciziale – ha affermato l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Piemontese– di cui 385 per bronchiolite e 15 per polmonite, nel 2023 sono stati 499 di cui 461 per bronchiolite e 28 per polmonite e il 93% dei ricoveri ha riguardato bambini nel primo anno di vita. Perché il virus respiratorio sinciziale può avere come conseguenza la bronchiolite, o peggio anche alla polmonite e il ricovero in terapia intensiva. È aggressivo, soprattutto nei primi cinque mesi di vita dei bambini, e quindi è lì che noi ci concentriamo. La campagna di immunizzazione verrà fatta nei punti nascita, dalle ASL e dai pediatri di libera scelta, sarà su base volontaria, cioè saranno le famiglie a decidere se somministrare l’anticorpo monoclonale o meno. Per noi è importante proteggere i bambini ed evitare anche un solo ricovero in più in ospedale, che comporta oltre a un rischio per la salute del neonato, uno stravolgimento stesso della vita familiare, l’interruzione del lavoro dei genitori e il loro trasferimento in ospedale accanto al figlio malato. Abbiamo anche in Puglia questo importante strumento di prevenzione e immunizzazione e invito tutti ad aderire alla campagna”.