L’occasione è arrivata in concomitanza con la presenza a Brindisi della presidente nazionale di Aido – Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule Flavia Petrin, del vicepresidente nazionale Aido, Vito Scarola
Ripristinata, nel reparto Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi, la “Stanza dell’Accoglienza”, un vano dedicato al colloquio tra i medici e i pazienti sull’importanza della donazione degli organi e sulla possibilità, a nome del proprio congiunto, nel caso non si sia espresso in vita, di poter donare i propri organi a scopo di trapianto.
La stanza già nel 2008 era stata inaugurata con un allestimento donato attraverso l’interessamento del Rotary International, distretto 2120 e a cura del Rotary Club Brindisi e del Rotary Club Brindisi Valesio. Negli anni però, a causa di riammodernamenti e spostamenti, in particolare nel periodo Covid, alcuni degli arredi erano andati dispersi. Da qui il nuovo desiderio di porre rimedio ed effettuare una nuova riconsegna all’Asl Brindisi e alla collettività.
L’occasione è arrivata in concomitanza con la presenza a Brindisi della presidente nazionale di Aido – Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule Flavia Petrin, del vicepresidente nazionale Aido, Vito Scarola, della coordinatrice per la operazioni di prelievo degli Organi Ada Patrizio e dei vertici del Rotary con l’assistente Governatore RI 2120 Mario Criscuolo.
Per Flavia Petrin: “Inaugurare questa stanza è una azione importante, perché permette, in una situazione di diagnosi di morte di un proprio congiunto di disporre di un ambiente accogliente, silenzioso, fuori dai rumori della corsia dove le persone possono piangere, arrabbiarsi, chiedere informazioni e poter avere le giuste indicazioni, se il congiunto scomparso non abbia espresso in vita la volontà di donare gli organi per poi effettuare una scelta consapevole in tranquillità. Noi di Aido - ha aggiunto - ripetiamo sempre che dire 'Sì' alla donazione vuol dire dare un senso a quell'evento che senso che senso non ha, è pensare che il proprio caro possa, con l'ultimo gesto di generosità, aiutare le persone che possono veramente ritrovare di nuovo la gioia di vivere, è una cosa bellissima”.
Criscuolo ha voluto "ringraziare pubblicamente il direttore della Asl di Brindisi Maurizio De Nuccio che ci ha permesso di ricostruire questa stanza, che avevamo già inaugurato attraverso un progetto Rotary distretto 2120 Puglia e Basilicata, perché questo luogo permetterà in maniera separata e discreta ai familiari di potenziali donatori di parlare della possibilità di prelievo di organi in un ambiente del tutto tranquillo”.
La dottoressa Patrizio, a nome di Asl Brindisi, ha sottolineato che "nel dialogare con i familiari di un congiunto che ha appena perso il proprio caro è importante la comunicazione, il tono della voce ed è fondamentale l'ambiente accogliente in cui i parenti devono decidere”.