A darne notizia in un comunicato congiunto l’associazione Micetti di Brindisi, la sua presidente Antonella Brunetti e l’AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente
Non c’è pace per i gatti di Brindisi.
Non basta la presenza di uno squilibrato che gira per le strade della città pugliese torturando i gatti. A questo si aggiunge quanto accaduto nella notte di Capodanno quando tre individui hanno fatto esplodere con degli ordigni potenti una casetta dei gatti appartenente a una colonia regolarmente censita nella città Brindisi.
A darne notizia in un comunicato congiunto l’associazione Micetti di Brindisi, la sua presidente Antonella Brunetti e l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente.
«Il gravissimo fatto è avvenuto poco la mezzanotte di San Silvestro: un gruppo composto da tre ragazzi ha fatto esplodere la casetta di via Appia, in cui per fortuna non erano presenti i gatti che, proprio in vista dei botti, erano stati messi in sicurezza. Il gesto compiuto - scrivono le due associazioni animaliste - è molto grave in quanto la casetta è un punto di riferimento territoriale importante per i gatti che spesso vi si recano per riposare.
Ma non solo - continua il comunicato - Questo gesto è punibile anche penalmente in quanto si tratta del reato di esplosione di materiale pericoloso e, avendo distrutto un rifugio riconosciuto dei gatti, si tratta anche di maltrattamento di animali, entrambi i reati punibili con la galera. Stiamo raccogliendo le testimonianze- conclude il comunicato di AIDAA e Micetti di Brindisi - per arrivare all'individuazione ed al deferimento alle autorità dei tre responsabili di questo gesto criminale».