L'accusa di Confcommercio Taranto: ecco come si mortifica l'estate

10/08/2010 07:14:03 - Manduria - Attualit�

Il caso della pineta di San Pietro, concessa un solo anno, per la sua rivalutazione, ai commercianti di Ascom

Puglia coast to coast dal Gargano al Salento. Taranto la sua provincia restano tagliati fuori dalla magica Puglia delle vacanze degli Italiani, la regione in pole position nella classifica nazionale delle mete turistiche estive.

Perché litorali chilometrici come quelli di Castellaneta Marina, cittadine artistiche come Martina Franca, mari cristallini e scenari fantastici come le aree protette di San Pietro in Bevagna, tanto per citare, non riescono a guadagnarsi un briciolo di visibilità sulle pagine della stampa locale che giustamente immortala turisti e volti famosi tra le masserie del Salento, nelle notti della Taranta, sotto i palchi di artisti che anche quest’anno si fermeranno oltre la nostrana linea gotica.

Castellaneta Marina di contro da qualche settimana si è guadagna gli onori della cronaca per una forma di civilissima protesta messa in atto di un gruppo di coraggiosi commercianti locali, stanchi di NON interloquire con la Amministrazione Comunale, incapace di dare ascolto alle richieste degli operatori e di dare risposte efficaci ai bisogni del territorio. Eppure non ci vorrebbe poi molto per valorizzare e promuovere una località che parte avvantaggiata da un contesto ambientale che non ha nulla da invidiare a tante altre località più rinomate.

Che dire di Martina Franca? Unica, elegante, colta eppure così tristemente decadente. Una cittadina che non ha bisogno di molto se non di seri e capaci amministratori in grado di garantire qualità e livello dei servizi pubblici e di mettere in atto buone politiche di promozione della offerta turistica della città in grado di restituirle un primato ormai conteso da altre località vicine.

San Pietro in Bevagna: l’emblema di quali conseguenze possa determinare la mala amministrazione. Tra anni fa il Comitato COM&COM di Confcommercio stipula una convenzione con la amministrazione comunale di Manduria per la gestione e la animazione di un tratto della pinetina di San Pietro. I commercianti si fanno carico di un investimento per gli arredi, parte l’iniziativa che si conferma un successo. L’anno successo non se ne fa più niente perché l’Amministrazione comunale tarda nel concedere le autorizzazioni. Memori di quanto accaduto nel 2009, a febbraio del 2010 i commercianti si attivano per sollecitare i vari enti preposti (Comune, VV.FF., Forestali, Provincia etc.) affinché entro maggio si possano avere tutte le carte in regola per partire ai primi di giugno. Siano ad agosto e l’iter amministrativo non è ancora compiuto! Per non parlare poi dell’annoso problema dell’acqua o dello stato di abbandono in cui versa l’area protetta della Salina, un unicum ambientale che meriterebbe molto più rispetto.

Tre località, tre storie emblematiche di quel ‘non fare delle pubbliche amministrazioni’ che ha sta contribuendo a condannare la provincia di Taranto a restare affacciata a guardare dalla finestra quel che accadde nella fantastica Puglia delle vacanze.

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