Nota stampa del consigliere regionale Antonio Paolo Scalera (LPD)
“Sono trascorsi più di 3 anni dall’avvio del PNRR sanità, ma in Puglia i lavori per la realizzazione delle 121 Case di Comunità procedono a rilento. Il rischio di non farcela entro il 2026 è alto. I cantieri sono stati avviati soltanto in circa il 50% delle strutture.
Per le Case di Comunità – ha dichiarato il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera - il luogo fisico dove saranno effettuati screening, esami e azioni preventive, la Regione Puglia risulta essere indietro rispetto alle altre regioni. I dati dicono che in Italia sino ad ora ne sono state aperte 413 su 1420 e quelle attive, tra l’altro, pagano già diverse difficoltà in termini di servizi erogati a causa della mancanza di personale medico ed infermieristico e di operatori sanitari. Di queste – prosegue Scalera - nessuna è stata aperta nella nostra regione che dispone di 650 milioni del PNRRR sanità. Di questi fondi 177 milioni sono stati destinati alle Case di Comunità; 7 milioni alle Centrali operative territoriali; 2,8 milioni di euro per le risorse di interconnessione aziendale; 3,8 milioni di euro per i device; 79 milioni per gli ospedali di Comunità; 114 milioni per la digitalizzazione, 94 milioni per le grandi apparecchiature; 50 milioni di euro per l’adeguamento sismico e strutturale; 114 milioni per il piano nazionale complementare; 2,3 milioni per i flussi informativi; 3 milioni per i corsi di formazione per un miglioramento dei percorsi di sanità.
Il Governo regionale pugliese alla Asl di Taranto ha assicurato una dotazione finanziaria di circa 57 milioni di euro per la realizzazione di 17 Case della Comunità, 7 Ospedali di Comunità, 6 Centrali Operative Territoriali (COT).
Lo scorso 7 febbraio ho depositato una richiesta di audizione urgente nella Commissione Sanità per audire l’assessore regionale alla sanità e la direzione strategica dell’ASL di Taranto per sapere, alla luce delle notizie dei gravi ritardi che ci sono nella nostra regione, a che punto fossero i lavori ed il crono programma degli interventi. A tutt’oggi quella mia audizione non è stata calendarizzata. Pertanto – ha concluso Scalera – ho sollecitato il presidente della Commissione Sanità a inserirla nelle prossime settimane perché il 31 dicembre 2026, termine ultimo per la realizzazione di queste opere non è poi così lontano».