sabato 10 maggio 2025


02/03/2025 16:05:48 - Manduria - Attualità

Hanno relazionato Ilaria Marzo, Giuseppe Pio Capogrosso e Giovanni Sammarco

 

Ecco il resoconto delle conferenze della scorsa settimana promosse dal centro culturale di formazione permanente “Plinio il Vecchio”.

Martedì 25 febbraio - prof.ssa Ilaria Marzo: "Ed io ti canto, diletta Madonna"- Il femminile dal cahos al kosmos

Il secondo appuntamento sul volto letterario del femminile nella tradizione occidentale si è proposto di indagare questo tema nel mondo classico. La lezione è stata impreziosita, anche questa volta, dalla lettura interpretativa di brani tratti dalla letteratura greca e latina, eseguita con grande competenza dagli allievi attori del Liceo De Sanctis Galilei di Manduria.

La relazione è partita dalla mitopoiesi greca con Esiodo e la sua "Teogonia", dove Gea, la Terra, rappresenta la forza generatrice del mondo. La sua figura è centrale nella creazione dell’ordine, del kosmos, a partire dal chaos, ma il suo ruolo resta subordinato al consolidamento del potere maschile. La narrazione mitica introduce così un primo schema interpretativo: la donna come promotrice della creazione e garante della stabilità sociale, ma al tempo stesso relegata a un ruolo di supporto.

Successivamente, la lezione si è focalizzata sulle figure femminili della letteratura classica che incarnano il contrasto tra caos e ordine. Medea, nella tragedia di Euripide, rappresenta la ribellione contro l’ordine patriarcale, poiché compie un gesto estremo per affermare la propria dignità. Al contrario, Creusa, nell’"Eneide" di Virgilio, accetta il proprio destino con rassegnazione, svolgendo un ruolo determinante verso il compimento del fato di Enea. Un esempio emblematico, invece, del conflitto tra passione e dovere, è Didone, la regina di Cartagine, il cui amore per Enea, non concesso dal Fato, la porta alla distruzione di sé e alla maledizione dell’uomo e della sua stirpe.

Sovrapponibile al personaggio di Medea la figura di Arianna, abbandonata da Teseo sulla spiaggia dell’isola di Nasso. Nelle sue "Heroides" Ovidio riesce a dar voce al dolore femminile, quello di Arianna e di altre eroine del mito e della letteratura, in una prospettiva empatica. In questo contesto, la letteratura si fa strumento di esplorazione della sofferenza femminile, offrendo una nuova prospettiva sul ruolo della donna nella tradizione letteraria.

In conclusione, la lezione ha cercato di riflette sull’evoluzione del concetto di femminile dalla mitologia alla letteratura classica. L’opposizione tra donne del chaos e donne del kosmos emerge come chiave interpretativa, ponendo in evidenza la tensione tra ribellione e accettazione dell’ordine imposto.Il percorso tracciato suggerisce una rilettura moderna della rappresentazione della donna, sottolineando la necessità di dare spazio a narrazioni che valorizzino la sua voce e il suo punto di vista.

Mercoledì 26 febbraio - avv. Giuseppe Pio Capogrosso: “Il tarantolismo nella ricostruzione di studiosi ed autori manduriani”

Durante la conferenza, l'avvocato Capogrosso ha offerto un intervento significativo riguardo al contributo degli autori locali nello studio del tarantismo. Capogrosso ha posto l'accento sull'importanza del lavoro di Giuseppe Gigli, un autore spesso trascurato dalla storiografia accademica, ma che ha avuto un ruolo centrale nella documentazione del fenomeno del tarantismo nel Salento. Secondo il relatore, Gigli è stato uno dei primi a raccogliere informazioni dettagliate sul ballo della tarantola, descrivendo il fenomeno come un rituale terapeutico praticato per curare la "tarantolata", una persona presumibilmente colpita da un morso di tarantola.

Capogrosso ha anche evidenziato come, nonostante il riconoscimento che il lavoro di Gigli ha ricevuto in ambito nazionale e internazionale, la sua figura sia stata trascurata nel contesto locale, dove l'importanza del suo contributo è stata spesso minimizzata. Egli ha sottolineato che, grazie a figure come Gigli, a cui si possono affiancare Alfredo Majorano, e in ambito più strettamente locale Leonardo Lacaita e Ettorino Marzo, è stato possibile mantenere viva la memoria di questa tradizione, ma ha anche ribadito come il tarantismo, purtroppo, sia stato spesso relegato a una sorta di folklore.

Al termine, il relatore, ha quindi invitato a una riflessione più profonda sul valore della ricerca locale e sull'importanza di valorizzare questi studi, che, purtroppo, a causa di una certa dimenticanza storica, sono spesso trascurati. L'intervento ha messo in luce la necessità di un riconoscimento maggiore per gli autori manduriani, il cui lavoro ha contribuito in modo determinante alla conservazione di un patrimonio culturale unico.

Venerdì 28 febbraio - prof. Giovanni Sammarco: “Ebraismo ed antisemitismo: ebrei e pregidizio”

l'incontro odierno è stato dedicato al commento di un passo tratto dal "de reditusuo" di Rutilio Namaziano che condensa la maggior parte delle accuse fatte ai giudei. Sono stati chiariti il concetto di "ghetto" e l'accusa di maleodoranti rivolta agli ebrei che in esso vivevano. subito dopo si è parlato di pregiudizio con l'affare Dreyfus e con i fatti accaduti ad Orleans nel 1969 e con un fatto narrato da Gordon AllPort accaduto in Guatemala nel 1954 sempre in sintonia con il concetto di pregiudizio.

Questo il programma per la prossima settimana:

mercoledì 5/03: dr. Paride Tarentini “Itinerari storico- archeologici a nord di Manduria”;

giovedì 6/03: dr. Leo Girardi “Cuore e cardiopatie” – Parte 2ª;

venerdì 7/03: prof. Giovanni Sammarco “Ebraismo e antisemitismo tra storia e poesia: nascita del popolo ebraico”











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