«Sono stati messi fuori dallo stadio anche giovani calciatori minorenni, all’insaputa dei genitori. Se fosse accaduto loro qualcosa, di chi sarebbe stata la responsabilità?»
Riceviamo, e pubblichiamo, una lettera aperta inviata al sindaco di Manduria da Angelo Dinoi.
“Lo sport rappresenta una risorsa importante per la nostra città, che va incentivata, sostenuta, aiutata nelle forme possibili, dirette e indirette. Con risorse per lo svolgimento delle attività sportive, con interventi di manutenzione degli impianti esistenti e delle palestre comunali, con iniziative a sostegno dello sport locale. Investiremo quindi nell’impiantistica sportiva verificando la possibilità di attingere a finanziamenti pubblici e privati per la realizzazione di altre strutture rispondenti alle esigenze della comunità”.
Detto ciò, a prescindere se la società calcio era in ritardo con i pagamenti, stigmatizzo l’azione di forza utilizzata per cacciare via dallo stadio i giovani atleti, che in quel momento erano impegnati negli allenamenti, utilizzando la Polizia locale: neanche i criminali vengono trattati in quel modo e, cosa ancora più grave, molti di loro sono anche minorenni e si sono visti sbattuti fuori e lasciati in mezzo alla strada con i loro genitori all’oscuro di tutto ciò. Ora vi chiedo: se fosse successo qualcosa a questi ragazzi minorenni mentre erano fuori a cercare di avvisare i loro genitori, ignari di tutto ciò, la responsabilità di chi sarebbe stata? Sindaco, si sente con la coscienza pulita?
Questo è l’ennesimo fallimento della vostra politica e della vostra Amministrazione. Voi volete rispetto ma siete il primo a non darlo. Infine vi chiedo che fine ha fatto il campo di calcio sulla via per Francavilla. Sono passati circa 2 anni e ancora tutto tace, tutto fermo e tutto chiuso».
Angelo Dinoi