«E’ tutto in ordine e nulla a posto»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato stampa di Renato Mele (Puglia Popolare). Ecco il testo.
«Si è consumato così il Consiglio monotematico sulla gestione critica del nostro cimitero. Sostanzialmente l’80% della discussione in aula è stata letteralmente aria fritta, una lectio magistralis da parte del consigliere Iaia sul vizio di forma, in riferimento all'art 24 del regolamento consigliare, in merito alla mancanza di un allegato con annessi atti nella richiesta di convocazione del Consiglio comunale. Lo stesso ha ammonito l’opposizione sull’atteggiamento pregiudiziale del contratto in essere.
Forse lo stesso oratore non ha considerato che l’argomento discusso in aula si trova in una fase “delicata”, ergo il riserbo è obbligatorio. Domanda: ma se la formula di richiesta di convocazione era viziata (il verbale omologato deve essere completo di alcune voci), come mai non vi è stata nessuna verifica a monte e da parte del presidente del Consiglio a cui lo stesso è affidato il compito di convocazione? Da dove parte l’ignoranza giuridica?
Anche se la retorica forense del consigliere è bizantina, atta a dimostrare un atteggiamento collaborativo dell’Amministrazione, l’accoglimento dell’interpellanza del gruppo di opposizione è un atto dovuto, dato la gravità degli episodi accaduti.
Abbiamo scoperto che a Sava la separazione tra potere politico e tecnico è letta con il tomo Tuel rovesciato, ossia la decisione e gestione spetta alla parte tecnica e l’indirizzo politico è parte subordinata in questo scarica barile.
L’assessore ha risposto senza rispondere. Tra l’altro, nell’arringa che ha introdotto l’audizione dell’assessore non si sapeva già in partenza cosa dire.
Ma la risposta definitiva è stata “Va tutto bene al cimitero di Sava”.
Voi savesi ci credete? Puglia Popolare no».
Renato Mele
Puglia Popolare