lunedì 23 settembre 2024


16/09/2010 07:11:53 - Manduria - Politica

Tommasino ha anche fatto riferimento alla lunga storia del depuratore consortile

 
Seconda giornata di lavori per la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle presunte attività illecite legate al ciclo dei rifiuti. Il business è di quelli che fanno parecchio gola alle ecomafie, ma è un pericolo che almeno da queste parti sembra scongiurato. “Non sono emerse connivenze con le organizzazioni malavitose” rassicurano Giuseppe Stasolla e Massimo Mancini membri della Commissione presieduta dall’on. Gaetano Pecorella.
“Questa mattina abbiamo visitato il termovalorizzatore di Massafra e si tratta di un impianto ad alto standard” spiegano. “In questo impianto si produce un grosso quantitativo di CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti) e se ne brucia poco”. Poi aggiungono. “Tutti i bacini di raccolta dei rifiuti solidi urbani devono essere autonomi, e allo stato attuale delle cose nulla fa pensare al rischio di una emergenza rifiuti”.
Le audizioni di questo pomeriggio in Prefettura a Taranto si sono aperte con il Presidente della Provincia Giani Florido. “Ho ribadito che non abbiamo mai avuto alcun tipo di pressione di tipo malavitoso, non c’è connivenza come conferma anche lo stesso Pecorella”. “Siamo in una situazione tale da escludere una vera e propria emergenza a patto che si insista sulla raccolta differenziata. La zona orientale della provincia da questo punto di vista è in difficoltà”. Cita invece Mottola e Palagiano per l’efficienza degli interventi in materia.
Il sindaco Stefàno si sofferma sul ruolo dell’Amiu e sulla correttezza dei lavoratori. “Gli operatori Amiu aiutano a mantenere alto il decoro urbano, e dimostrano un grande senso di appartenenza”. “Occorre allo stesso modo prevenire comportamenti antisociali”. Poi il capitolo del referendum consultivo sull’Ilva: “La città ha la possibilità di esprimersi su una realtà difficile”.
È la volta del primo cittadino di Manduria Paolo Tommasino che anticipa però i suoi argomenti. “La questione depuratore è aperta dagli anni ’90. Il progetto arrivato a 16 milioni di euro è stato bocciato dal TAR per gravi inadempienze”. Sul fronte discariche per la discarica di contrada “Chianca c’è una richiesta di sopraelevazione, mentre quella di contrada “Cicci”, esaurita da anni, non è mai stata bonificata: quindi si tratta di emergenza sanitaria e ambientale”. “Grave anche la carenza di rete idrica, che riguarda il 70% della costa”. “Occorre lanciare l’allarme a tutti i livelli”.
Questa mattina la conferenza stampa che chiude i lavori a Taranto.
 
Nicola Sammali










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