lunedì 30 settembre 2024


04/10/2010 21:53:36 - Manduria - Attualità

Ora sarà elaborato un progetto per intervenire con un’azione di sistema

 
Una strutturata conoscenza del territorio, indispensabile per delineare il quadro delle priorità e degli interventi integrati, nonché le azioni a supporto alle eventuali iniziative adottate dai sindaci.
E’ il punto di partenza del progetto della Prefettura, che, dopo aver monitorato il territorio (suddiviso per zone omogenee), individuerà gli interventi (per ogni singolo comune, qualora sono specifiche, o per tutta l’area presa come riferimento) per venire incontro alle istanze.
Istanze che, nella zona orientale della provincia, sembrano quasi tutte convergere sulla necessità di arginare da un lato gli episodi di danneggiamento al patrimonio pubblico e privato, e dall’altro, l’incuria, il degrado e l’occupazione abusiva di immobili. Disagi, di non grande rilevanza, che attecchiscono in un humus fertile comune nella zona (e non solo): degrado sociale, fallimento delle istituzioni preposte all’educazione dei ragazzi (non solo la famiglia, ma in alcuni casi anche la scuola), valori cambiati rispetto al passato.
«Dobbiamo porre un freno al disagio sociale» ha ammonito il sindaco di Lizzano Macripò. «I ragazzi non sanno cosa fare e dove andare, e allora si divertono a danneggiare il patrimonio. E’ necessario un’azione di sistema. In questa direzione, l’Unione dei Comuni del Mare e del Sole sta tentando di istituire un corpo di polizia unico».
E mentre il sindaco di Avetrana De Marco ha parlato del proprio territorio quasi come un’isola felice (escludendo l’episodio legato alla scomparsa di Sarah), altri primi cittadini (come quelli di Faggiano e Manduria) hanno rimarcato la difficoltà, ad esempio, a fronteggiare l’abusivismo commerciale.
«Non bisogna sottostimare gli episodi come l’abusivismo commerciale, perché si corre di rischio di accettarne la convivenza» ha affermato il Prefetto Pagano. «Perché poi si passa alla costruzione abusiva di un muro, e poi ancora di una casa senza licenza, e così via. Occorre intervenire subito. E i sindaci hanno un osservatorio privilegiato, perché hanno sotto mano l’economia del territorio e potrebbero notare un aumento anomalo di rilascio di licenze in un certo settore o un ingente investimento strano».
L’unico intervento auspicato è la prevenzione.
«Bisogna intervenire ora con l’opera di prevenzione, prima, cioè, che la criminalità possa attecchire e quindi compiere un salto di qualità» è l’auspicio del sindaco Tommasino. «La prevenzione va rivolta in particolare ai giovani. Ma con quali strumenti e con quali risorse?».
A questa domanda il prefetto Pagano ha indicato la misura dei Pon sulla Legalità, che sino al 2013 finanzieranno i progetti in questo campo.
 










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