mercoledì 25 settembre 2024


30/10/2010 12:11:54 - Salento - Attualità

Sfila a Lecce il coordinamento contro la crisi

 
 
Una passeggiata, niente di meglio per digerire alle sedici di un fresco pomeriggio di fine ottobre. Attraversando Lecce nelle sua fascia oraria più “sonnolenta” scoccano le 17.15, davanti a Porta Napoli. Lo storico arco ha di fronte a sé alcune automobili ed una camionetta appartenenti alle forze dell’ordine. Mi avvicino ad un carabiniere e chiedo spiegazioni; mi risponde che a breve ci sarebbe stata una fiaccolata. Mi ritorna alla mente un messaggio che avevo visto opre prima su Facebook: parlava di una manifestazione serale con fiaccole organizzata dal movimento Uniti Contro la Crisi, movimento nazionale che in tutto lo stivale si sta mobilitando per esprimere il proprio dissenso circa la “macelleria” sociale e culturale operata dal Governo Centrale.
Giovedì anche a Bari, a Roma e in altre città italiane il movimento ha organizzato cortei, fiaccolate e manifestazioni. Il coordinamento Uniti Contro la Crisi Lecce, con UDS – Unione degli Studenti in testa, ha scelto la via della fiaccolata.
Alle 18 è partito il corteo dal palazzo Codacci Pisanelli, l’ateneo del polo umanistico. L’iniziativa è stata preceduta da una preliminare riunione degli organizzatori UDS nell’auletta UDU sempre all’interno del Codacci Pisanelli. La decisione di indire questa manifestazione è come un preludio ed un supporto ad un’altra prossima iniziativa di protesta organizzata dai precari per sabato 30 ottobre a Napoli.
NOI NON MORIRTEMO PRECARI è scritto in nero su uno striscione bianco. Ho seguito e manifestato con i ragazzi, scortati dalle forze dell’ordine e fotografati da alcuni giornalisti locali, fino in piazza S. Oronzo, luogo d’arrivo della fiaccolata. A fiammelle spente è stato steso lo striscione vicino alla piazza e, come in un flash mob, siamo rimasti lì per circa dieci minuti, mentre una ragazza UDS è stata intervistata dalle telecamere di SalentoWeb Tv e lo striscione era osservato con curiosità dai passanti e dalle telecamere di Studio 100.
L’iniziativa è terminata con del volantinaggio, in cui sono scritti tre punti principali: caratteri generali del movimento Uniti Contro la Crisi, che è composto da studenti di scuole superiori ed universitari, dottorandi, ricercatori, precari di scuola e università, e lavoratori(tratto dal volantino) e descritta la riforma Gelmini con cause e conseguenze in quanto i tagli della legge finanziaria 133/08 si ripercuotono sul NOSTRO ateneo creando un buco di bilancio di 3 milioni al primo anno […] Di conseguenza sono aumentate le TASSE e diminuiti i SERVIZI agli studenti. (Ancora tratto dal volantino).   
 
Francesco Pasanisi










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