SAVA - Il colombario dell'associazione Combattenti e Reduci � pericolante

01/11/2010 11:49:46 - Sava - Attualit�

I vigili del fuoco, dopo l’esposto di Mimmo Carrieri, lo hanno transennato

I vigili del fuoco ordinano al Comune la messa in

sicurezza del colombario cimiteriale dell’associazione Combattenti e Reduci di Guerra.

I vigili del fuoco sono intervenuti nei giorni scorsi a seguito di un esposto inviato dall’ambientalista Mimmo Carrieri.

«Al fine di tutelare l’incolumità fisica dei cittadini che nei prossimi giorni, in occasione della ricorrenza dei defunti affolleranno il Cimitero, ho presentato un esposto ai vigili del fuoco, col quale ho segnalato una situazione di presunto pericolo, derivante da un complesso di loculi, realizzato nel 1974 dall’Associazione Combattenti e reduci di Guerra, dove sono tumulati circa 500 salme» si legge in una nota di Carrieri. «Il pericolo paventato era

riferito a delle crepe molto evidenti sulla struttura esterna, nonché delle infiltrazioni d’acqua piovana che dal soffitto colavano sui piani calpestii ,sino a formare degli acquitrini che scorrevano nella direzione di un generatore di energia elettrica per le illuminazioni delle lampade votive, sprovvisto di protezione di sicurezza».

Giovedì scorso il sopralluogo dei vigili del fuoco, alla

presenza dei vigili urbani di Sava.

«Dopo un’attenta perizia effettuata all’interno e all’esterno della struttura, constatata la gravità della situazione in essere, i vigili del fuoco hanno intimato al Comune di Sava, attraverso i vigili urbani, di transennare l’area per impedirne l’accesso» continua Carrieri. «Se è pur vero che il “colombario” è di proprietà dell’associazione Combattenti e Reduci di Guerra, è anche vero che questa struttura è esistente all’interno del Cimitero Comunale di Sava, quindi la “tutela della pubblica e privata incolumità”, rientra esclusivamente nella competenza del sindaco, che la esercita quale Ufficiale di Governo.

Era proprio necessario un esposto per “smuovere le acque”?

Se il fine giustifica i mezzi, si spera che quanto prima vengano avviati i lavori di manutenzione al fine di dare una più decente “dimora” ai combattenti e ai caduti in guerra».

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