lunedì 23 settembre 2024
Ecco il testo integrale della loro lettera aperta al commissario cittadino del PdL e al sindaco Tommasino
«I consiglieri L. Moccia e G. D’Uggento - quali diretti interessati dalle vacue repliche del dott. Turco, Commissario del PDL di Manduria, nella precedente tornata elettorale candidati nella omonima lista - evidenziano come la risposta del Commissario sia inconsistente e superficiale: essa manifesta un chiaro e faticoso arrampicarsi sugli specchi, che risalta ancor di più quando le acque sono agitate e nervose, in specie all’interno dello stesso partito.
Premesso ciò, innanzitutto, è opportuno far notare ai cittadini (manduriani) come il Commissario (torricellese) soltanto ora è all’improvviso comparso per il nobile fine di scrutinare (apparentemente) i problemi presenti nella nostra amministrazione (ed all’interno del PDL locale, a tutt’oggi ancora commissariato): mai - né formalmente né informalmente - si era (ed è) interessato concretamente e direttamente dei dissidi interni al partito e delle già note questioni che attanagliano anche l’odierno governo comunale (amministrato principalmente da “esponenti” del PDL). Lapalissiano il gravissimo ritardo del Commissario cittadino, che – per sua natura – ha compiti ben precisi, tra cui quello di vagliare con imparzialità le situazioni ed i dissidi politici (specie quando hanno un particolare rilievo per la gestione della cosa pubblica) oltre che tentare di risolvere (o, quanto meno, mitigare) con celerità le problematiche esistenti; l’arrivo del Dott. Turco (per di più con un non costruttivo e misero articolo di giornale, senza che si sia mai degnato – è bene ripeterlo – di incontrare in passato gli odierni scriventi alla presenza dello stesso Sindaco) è irreparabilmente tardivo, essendo intervenuto in una fase quasi sicuramente irrecuperabile: circostanza e comportamento questo chiaramente censurabile dal punto di vista schiettamente politico e gestionale, degno di essere portato all’attenzione degli organi superiori del PDL regionale e nazionale!
Con la propria replica, politicamente aggressiva e generica nei dettagli, il Commissario non è stato in grado non solo di risolvere qualcosa, ma neanche di ribattere punto per punto e con concretezza i singoli ed innumerevoli disagi che sta cagionando questa Amministrazione, puntualmente delineati nella nostra precedente lettera indirizzata ai Cittadini ed al Sindaco stesso. E' compito primario di un consigliere comunale - che si ritenga responsabile, serio ed in particolare privo, come si suol dire, di scheletri nell’armadio - criticare in ogni suo aspetto e con dati di fatto la “mala gestio” di un’amministrazione comunale come quella attuale di Manduria. E’ vero che gran parte delle cose fatte e “concretizzate” dalla odierna amministrazione sono da censurare.
Inoltre, il Dott. Turco tenga presente, ad esempio, che il farsi carico dei debiti fuori bilancio ereditati è un’operazione di “ordinaria amministrazione” che ogni Sindaco e Giunta affrontano, forse anche la più sprovveduta. Una cosa è certa: allo stato, basti pensare che molte più cose sono state realizzate dal precedente Commissario prefettizio Dott. D'Onofrio.
Ma è inutile dilungarsi nel contrastare i due-tre altre inconsistenti rilievi del Commissario, tranne quello riguardante un nostro presunto desiderio di “visibilità personale”: si può solo dire che i sottoscritti, unitamente all’amico N. Muscogiuri, (privi di poltrone, diversamente da altri che ne cumulano diverse: su questo si ritornerà successivamente) hanno semplicemente richiesto l’azzeramento della carica del Presidente del Consiglio e della Giunta al fine garantire la presenza di volti nuovi, energici, dotati di professionalità e correttezza, ad equilibrata espressione di tutte le forze politiche, così come promesso in campagna elettorale. Null’altro. E questo continuiamo a ripeterlo e a richiederlo se si ha una seria intenzione di rinnovare e dare una sferzata a questa dormiente amministrazione.
Sia chiaro che la conclamata crisi (ogni giorno non si parla d'altro) è stata provocata dalla (diretta ed indiretta) condotta politica del Sindaco che, tradendo il mandato conferito dagli elettori, non ha alcuna intenzione di rinnovare e di ripartire con vigore ed ottimismo; rinnovamento oltretutto auspicato con solide argomentazioni anche da più parti (PD, UDC, SEL, Verdi, ecc.).
In relazione ad “errori di valutazione” (testuali parole del Commissario) inerenti la candidatura nella lista del PDL, nulla si può rilevare in merito alla nostra dignità e correttezza (sempre aperti al dialogo concreto e costruttivo nell'interesse di Manduria); al contrario, quasi sicuramente, degli “errori di valutazione” sono stati effettuati in merito ad altre candidature politicamente “inopportune” per vari motivi…. Ed ancora, questo Sindaco e Giunta ne combinano una dietro l’altra: come se non bastasse, lo screzio con l’opposizione all’interno della Sala consiliare per una conferenza stampa legittimamente riservata agli esponenti della minoranza; l’assenza, politicamente deprecabile, del Primo Cittadino alla commemorazione dei nostri Caduti e, da ultimo, la mancata presenza dello stesso alla Conferenza dei Servizi tenuta a Bari in merito alla fondamentale questione del Depuratore. Una riflessione va fatta: il Sindaco quando deve essere presente (in Comune, in Regione, ecc.), non c'è (chissà dov'è); quando non deve esserlo, invece inopportunamente ricompare. E' ora di dire BASTA. Non v’è peggior cieco di chi non vuol vedere.
Infine, sarebbe auspicabile un confronto in seduta pubblica tra il G.A.I., il Sindaco ed il Commissario cittadino al fine di far conoscere a tutti i cittadini le posizioni più vicine alle reali esigenze della nostra comunità.
In ogni caso, non resta che procedere senza indugio ad una opportuna, auspicabile e seria rimodulazione oppure si abbia la dignità ed il coraggio - se vi sono - di ridare il mandato ai nostri elettori, fino ad oggi traditi».
Leonardo Moccia
Giorgio D'uggento
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