lunedì 23 settembre 2024


28/11/2010 09:58:02 - Manduria - Politica

Per i tre consiglieri del GAI, meglio privilegiare l’ufficio legale interno e, laddove necessario, utilizzare come metro di scelta la meritocrazia

 
«Troppi incarichi esterni ai legali (nonostante la figura di un avvocato esistente nell’organico), distribuiti non secondo il principio della comparazione curriculare».
E’ quanto sostentono i tre consiglieri del Gruppo Autonomo Indipendente (Leonardo Moccia, Giorgio Duggento e Nicola Muscogiuri) in una interpellanza rivolta al sindaco.
Secondo i tre consiglieri, «gli incarichi esterni (anche le consulenze) andrebbero perentoriamente considerati come misura residuale nei casi strettamente necessari, previa minuziosa dimostrazione dell’impossibilità del ricorso a figure interne, in ossequio al principio del contenimento della spesa pubblica».
Inoltre, «nell’individuazione dei professionisti cui affidare gli incarichi deve prevalere non una condotta tendenzialmente discriminatoria o strettamente “fiduciaria”, bensì un corretto atteggiamento trasparente/meritocratico, che si realizza appunto tramite il ricorso alla valutazione curriculare (ossia, a procedure comparative) a mezzo di avviso pubblico (sinonimo quest’ultimo di un agire amm.vo trasparente e certamente non oscuro o sospetto)».
I tre consiglieri ricordano quindi come «le varie finanziarie succedutesi nel tempo hanno ribadito criteri rigidi, stabilendo in caso di violazione delle prescrizioni stabilite la responsabilità amministrativa per danno erariale» e come «l’ente comunale è comunque dotato di apposito Ufficio contenzioso, con un legale (l’avv. A. Di Giovanni)».
E poiché «ogni Amministrazione deve caratterizzarsi per trasparenza, meritocrazia e non discriminazione», i tre consiglieri chiedono di conoscere «le reali motivazioni che hanno indotto ad affidare (e secondo quali criteri) all’esterno simili incarichi e/o consulenze, invece di rivolgersi all’apposito ufficio legale interno all’ente» e se «v’è un effettivo intendimento dell’Amministrazione agire secondo i principi della trasparenza, non discriminazione, oggettività e meritocrazia».
Infine chiedono all’Amministrazione se «intende adottare nei confronti dei professionisti un atteggiamento improntato alla correttezza oppure perseverare con la pregressa condotta (fino ad ora tenuta) evidentemente non improntata ai citati requisiti (passibile anche di segnalazione alle autorità competenti: il che comporterebbe ingiustificate eventuali spese a carico dell’Ente)» e, in particolare, «di conoscere quali concrete misure intende adottare nel caso specifico (assegnazione di incarichi/consulenze in ipotesi strettamente necessarie e residuali) per garantire a tutti i professionisti trasparenza, pubblicità, legittimità e meritocrazia».










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