lunedì 23 settembre 2024


29/11/2010 12:19:31 - Manduria - Politica

Il consigliere Piero Attanasio si sofferma invece sui provvedimenti in tema di debiti fuori bilancio varati dall’Amministrazione

 
«L’Amministrazione non aveva altra scelta: nell’ultimo Consiglio Comunale abbiamo riconosciuto i debiti fuori bilancio, nessuno dei quali è ascrivibile all’attuale Amministrazione».
Piero Attanasio, consigliere comunale della Lista Girardi e presidente della prima Commissione Consiliare (che si occupa di Bilancio), commenta i risultati della doppia seduta del massimo consesso elettivo, aperte da un importante annuncio del sindaco Paolo Tommasino.
«Tuteleremo i 37 lavoratori della Chemipul, che hanno ricevuto la lettera di licenziamento» ha assicurato il sindaco Tommasino. «Lunedì (ogg, ndr), approveremo in giunta il bando della nuova gara per l’affidamento del servizio di manutenzione. In attesa che si espleti la gara, chiederemo alla Chemipul la proroga della scadenza del rapporto contrattuale. I lavoratori, quindi, possono stare tranquilli».
Attanasio, invece, rimarca la scelta politica dell’Amministrazione in tema di assestamento di Bilancio.
«Abbiamo riconosciuto tutti i debiti fuori bilancio che i dirigenti dei vari settori ci avevano indicato» chiarisce il consigliere della Lista Girardi. «E’ questo il percorso nuovo che l’Amministrazione-Tommasino ha voluto intraprendere. Debiti che appartengono al passato e che le altre Amministrazioni, evidentemente, non hanno voluto riconoscere e liquidare. Con grande senso di responsabilità, pertanto, nelle ultime due sedute di Consiglio, abbiamo approvato i provvedimenti consequenziali per i debiti fuori bilancio derivanti da decreti ingiuntivi, da transazioni, da maggiori somme dovute rispetto all’originario impegno di spesa assunto per prestazioni professionali. Per far fronte a questi debiti (circa due milioni di euro), abbiamo poche possibilità: la vendita di immobili del patrimonio comunale, la lotta serrata all’evasione e all’elusione fiscale, la verifica di tutti i residui e una politica di rigorosa riduzione dei costi della spessa corrente, eliminando tutti gli sprechi. Tutto sommato, quindi. si è trattato di un atto politico».
Nella seconda delle due sedute consecutive (venerdì e sabato), la maggioranza, forzando un po’ la mano, ha voluto porre ai voti la mozione di sfiducia della minoranza rivolta al presidente del Consiglio Comunale, Leo Girardi (assente per motivi privati), benché l’opposizione ne avesse chiesto il rinvio. Avendo una presenza in aula numericamente più qualificata della minoranza, i gruppi di maggioranza hanno optato per il voto subito, mentre la minoranza ha abbandonato l’aula in segno di protesta. Unanime il responso del voto segreto: 15 voti contro la sfiducia al dott. Girardi.
 










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