sabato 28 settembre 2024


02/12/2010 10:40:43 - Manduria - Calcio

Quaresimale, Rizzi e Riontino dovrebbero accasarsi a Cerignola. Le precisazioni dell’ex d.g. Massimo Alemanno

 
Quaresimale, Rizzi e Riontino, ieri a Manduria per farsi
apporre i timbri sulle liste di trasferimento, dovrebbero accasarsi a Cerignola. Non si conosce, invece, la futura squadra di Anglani: sarà l’Ostuni?
Gli altri due calciatori inizialmente indicati fra quelli in partenza, ovvero Serri e Ciccarelli, continuano ad allenarsi agli ordini di mister Mosca. In attesa, però, di ottenere dei riscontri alle rassicurazioni sinora ricevute.
Per quattro calciatori che sono andati via, si registra un primo arrivo. O, meglio, un ritorno: sembra che Giulio Destratis, esterno offensivo, abbia avuto un chiarimento con il tecnico Mosca e, quindi, abbia accettato di ritornare a far parte del Manduria.
Per il resto, nessuna novità. Si attendono nuovi arrivi, per rimpolpare, non solo numericamente, ma anche qualitativamente, una rosa ridotta all’osso (pare 11 elementi, più quelli della squadra juniores). E, con questo materiale, il tecnico biancoverde sta cercando di preparare la trasferta di Locorotondo di domenica prossima.
Intanto Massimo Alemanno, sino a domenica scorsa direttore generale del Manduria, uomo competenti di calcio, con trascorsi di un certo rilievo, chiarisce la sua posizione.
«Mi preme precisare che nulla mi è stato notificato da alcuno, anche perché a tutt’oggi, considerata la fase transitoria del passaggio di proprietà del titolo, ritengo che nessuno abbia titolo per farlo» dichiara Alemanno. «Tuttavia, domenica sera, alla fine dell’incontro con il Tricase, avevo comunicato al vice presidente Angelo Panariti, la mia intenzione di lasciare, perché ritenevo concluso il mio mandato di traghettare la fase di passaggio di proprietà. Pertanto, ritenevo doveroso, per una questione di correttezza e di rispetto, che fosse la nuova proprietà a decidere se continuare ad avvalersi o meno della mia collaborazione.
In questi cinque mesi ho profuso tutto il mio impegno, con la passione e la diligenza che mi caratterizzano, affinché il Manduria potesse acquisire una fisionomia manageriale ed organizzata, nonostante le oggettive difficoltà.
Ringrazio la vecchia dirigenza per avermi offerto l’opportunità di lavorare e quindi di conoscere ed amare questa piazza così prestigiosa, che merita, soprattutto per l’entusiasmo, la competenza e l’amore dei propri tifosi, palcoscenici più prestigiosi».










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