lunedì 23 settembre 2024


27/01/2011 16:24:27 - Manduria - Politica

Il primo cittadino: «Siano i partiti a individuare una soluzione che stia bene a tutti»

 
«L’azzeramento della giunta? Può anche avvenire, ma certamente non al buio».
Paolo Tommasino esprime la propria opinione sulla richiesta arrivata dalla Lista Girardi.
«Faccio una premessa» esordisce il primo cittadino. «Quando abbiamo sottoscritto il patto pre-elettorale, è stata raggiunta l’intesa anche sulla nomina degli assessori: dovevano essere espressione dei partiti. E così è stato. Io ho preso atto delle indicazioni dei partiti. Si è insediata la giunta e io lavoro insieme agli assessori voluti dai partiti, assicurando loro il mio sostegno e i miei suggerimenti, e, nello stesso tempo, indirizzandoli e controllandoli. Se l’assessore, con il suo lavoro, ottiene dei buoni risultati, io non esito a riconoscere il loro proficuo impegno e a gratificarli. Quando ci sono delle difficoltà, il sindaco si assume l’onere e le responsabilità di talune scelte. Come è accaduto, per andare nel concreto, con le decisioni da assumere quando sono iniziati i lavori a porta Sant’Angelo ed è stato necessario apportare delle modifiche alla viabilità. Un assessore ha dichiarato alla stampa di non avere paternità su determinate scelte. E’ vero, tant’è che sono stato io a confrontarmi sempre con i cittadini che non hanno condiviso alcune scelte. Ma non si trattava del Piano del Traffico: era esclusivamente una scelta da maturare nella contingenza. Quando i tempi stringono, bisogna adottare al più presto delle scelte».
Questa la premessa, per arrivare poi alla posizione sulla richiesta della Lista Girardi.
«Ora c’è questa richiesta della Lista Girardi» prende atto Tommasino. «Io sono contento se i partiti sentono l’esigenza di imprimere ulteriore slancio all’azione amministrativa. Se i partiti intendono rimodulare la loro presenza nell’esecutivo, sostituendo l’assessore oppure scambiando le deleghe, io non posso che prendere atto di questa scelta. Mi risulta che un primo incontro, in tal senso, c’è già stato e io, volutamente, ho preferito non parteciparvi. Ribadisco il concetto: sono scelte che spettano ai partiti».
Poi, però, il sindaco fissa un paletto.
«Sono convinto che i partiti riusciranno a trovare delle posizioni di sintesi e, quindi, decidere di comune accordo la eventuale nuova composizione della giunta» prosegue Paolo Tommasino. «Ma nel frattempo che i partiti dialogano, la giunta attuale resta in carica. Non accetto l’azzeramento della giunta al buio. Non sarebbe corretto in particolare nei confronti della città. Si bloccherebbe l’attività amministrativa a lungo, in attesa delle decisioni dei partiti. Se “correzioni in corsa” si vorranno apportare, ben vengano: attendo le indicazioni ufficiali dai partiti. Ma nel frattempo la giunta non si tocca».
I problemi principali per una eventuale rimodulazione della giunta sorgerebbero in casa PdL. I tre assessori, infatti, sono i tre più suffragati della lista, che, per entrare a far parte dell’esecutivo, hanno dovuto rinunciare alla carica elettiva. Se ora venissero estromessi dalla giunta, a meno di un anno dalle elezioni del marzo del 2010, si ritroverebbero senza alcun tipo di carica, pur avendo contribuito più di tanti altri a far vincere la coalizione.










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