lunedì 30 settembre 2024


23/11/2008 00:00:00 - Manduria - Speciale

E’ venuta a mancare, a 30 anni, nell’agosto scorso: donati tutti i suoi organi

 
E’ andata via in un giorno di gioia. Ha lasciato la vita terrena, a soli trenta anni, mentre festeggiava il compleanno della madre. Con il suo straordinario sorriso e con la sua contagiante gioia ha “salutato”, prematuramente, tutti coloro (davvero tanti…) che l’hanno ammirata per le sue capacità e le hanno voluto bene per quel suo senso, innato, di donarsi al prossimo.
Ma Gabriella Fanuli, nonostante il dolore di quanti non possono averla più al proprio fianco (il marito e i suoi genitori in primis), continua a vivere. La sua presenza è, ogni giorno, viva e marcata. Anche il suo gesto di estrema generosità che ha voluto dare in punta di morte: i genitori e il marito, nel rispetto di una volontà espressa più volte da Gabriella, hanno acconsentito alla donazione di tutti gli organi. I due reni, il fegato, il cuore, i due polmoni e le due cornee, che sono stati trapiantati a sette individui diversi.
Gabriella ha lasciato un grande vuoto anche nel suo posto di lavoro: l’associazione Antea di Roma, che si occupa di cure palliative per i malati terminali.
«Ci stringiamo al vostro, certo per noi quasi inimmaginabile, dolore, con un’unica consolazione: la grande passione di Gabriella, la sua grinta, la sua determinazione, l’altruismo che ha contraddistinto ogni singolo giorno della sua vita, fa già parte di ognuno degli operatori Antea» ha scritto recentemente la presidente di questa associazione, Claudia Monti. «Un dolore così grande e difficile da affrontare cambia la vita di tutti noi, ma non cancella il ricordo di una grande persona, prima che una collega di lavoro».
Molto significative anche le parole di una collega di Gabriella.
«Avrei voluto dirti che ti voglio bene e che già mi manchi. Mi manca la tua risata, mi manca quel tuo “siete pessimi”. Si, siamo pessimi perché ti piangiamo e soffriamo. Proprio noi che viviamo giornalmente a stretto contatto con la morte, che abbiamo dato la possibilità a tanti familiari di salutare il loro caro che se ne stava andando, quanto volte abbiamo detto: “è meglio così, ha finito di soffrire”. Già, ma tu non stavi soffrendo, la vita ti stava finalmente sorridendo. E a noi nessuno ha dato la possibilità di salutarti. Dietro questa enorme tristezza, rimane la speranza che tu sia andata via senza sofferenze e in un momento di grande gioia e felicità. In questo momento invidio chi ha la fede, ma la fede è un dono e a me non è stata data. Io non riesco a dare una spiegazione alla crudeltà del tuo destino. Ma ho capito l’importanza di far sapere oggi alle persone care l’affetto che provi per loro perché non puoi sapere se ci sarà un domani».
Questo affetto che i colleghi di lavoro nutrivano per Gabriella si è oggi concretizzato in una bella iniziativa.
«Capita rarissime volte, durante la vita, d’incrociare una persona che lascia un segno, un’impronta e, quando succede, ti auguri solo che duri il più a lungo possibile» afferma ancora Claudia Monti, presidente di Antea. «A volte succede, altre no. In ogni caso, hai a disposizione uno strumento che ti permette di fermare il tempo e cristallizzare le più belle immagini: il ricordo! Per questo abbiamo deciso di istituire una borsa di studio in “Cure Palliative Gabriella Fanuli”, un omaggio alla sua nota passione per la ricerca, alla sua completa ed incondizionata dedizione al lavoro, alla sua grinta e determinazione nel portare avanti importanti progetti. I lavori saranno valutati da un comitato composto sia dai membri della famiglia di Gabriella, sia da un gruppo di persone del nostro staff, che, con lei, hanno condiviso un grande e meraviglioso viaggio durato 7 anni».
La borsa di studio dedicata a Gabriella è stata presentata all’interno dell’Antea Worldwide Palliative Care Conferenze il 12, 13 e 14 novembre scorso.










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