lunedì 23 settembre 2024


01/02/2011 08:47:35 - Manduria - Politica

Secondo la minoranza, sarebbero state commesse diverse irregolarità

 
Tutti i dodici consiglieri comunali dell’opposizione chiedono al sindaco, al presidente del Consiglio Comunale e al segretario generale di annullare, come forma di autotutela, la delibera del massimo consesso elettivo del 27 novembre scorso, avente per oggetto la “Proposta di revoca del mandato al presidente del Consiglio Comunale Vito Leonardo Girardi”. A sostegno di questa richiesta (inviata anche al Prefetto), la minoranza indica “l’irregolare ed illegittima procedura adottata”.
In una nota affidata ai mass media, i consiglieri di minoranza riepilogano le varie tappe della vicenda (a dir la verità con qualche inesattezza nelle date), sin dalla presentazione della richiesta di revoca del mandato al presidente del Consiglio.
«La proposta deliberativa veniva iscritta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 26 novembre» ricorda la minoranza. «Tuttavia, stante la sopravvenuta mancanza del numero legale, l’argomento veniva sottoposto alla discussione nella seduta di seconda convocazione del 27 novembre. In tale seduta, i presentatori della proposta deliberativa chiedevano il rinvio della discussione stante l’assenza del presidente del Consiglio Vito Leonardo Girardi. Nonostante ciò, i gruppi consiliari di maggioranza decidevano di trattare l’argomento e sottoporlo comunque a votazione, mentre l’opposizione abbandonava l’aula. L’argomento veniva pertanto discusso con la presenza in aula consiliare di 15 consiglieri comunali. Terminata la discussione, il vicepresidente del Consiglio, dott. Giuseppe Perrone, sottoponeva l’argomento a votazione palese che riportava il seguente risultato: 15 contrari, 0 favorevoli, 0 astenuti. Pertanto, la proposta era respinta».
Ecco, quindi, le eccezioni che presenta la minoranza.
«L’art. 31 comma 5 del vigente Statuto del Comune di Manduria dispone che “…il presidente del Consiglio Comunale può essere revocato dall’incarico con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio…”» continua ancora il comunicato della minoranza. «Pertanto, deve ritenersi che l’argomento non può essere discusso se non vi è la presenza di almeno 16 consiglieri comunali. Nonostante ciò, l’argomento veniva discusso e sottoposto a votazione con soli 15 consiglieri comunali presenti. Inoltre l’argomento in oggetto veniva sottoposto a votazione palese e non a scrutinio segreto così previsto dallo Statuto Comunale. Infine il vicepresidente del Consiglio Comunale non ha accolto la richiesta di rinvio dell’argomento fatta dai presentatori della delibera riportata in oggetto»

Secondo la minoranza, viste tutte queste «palesi irregolarità commesse nella procedura», la delibera di Consiglio va annullata in autotutela e la loro richiesta di revoca del mandato va discussa nella prima seduta utile di Consiglio Comunale».











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