domenica 22 settembre 2024
Aldo Maggi aveva detto: «Il “Giannuzzi” di Manduria? Meglio trasformarlo in un ospizio…»
«L’ospedale “Giannuzzi” di Manduria? Per quel che garantisce adesso, serve solo per salvaguardare i posti di lavoro di qualche medico. Sarebbe meglio trasformarlo in casa di riposo».
Queste affermazioni rilasciate dal sindaco di Sava, Aldo Maggi, hanno generato un polverone di polemiche.
I primi a replicare, attraverso un comunicato, un gruppo di dipendenti e di utenti del nosocomio manduriano.
«Siamo rimasti allibiti e sconcertati nel leggere quanto dichiarato dal sindaco di Sava, Aldo Maggi» si legge nel comunicato. «Le sue elucubrazioni sul presidio ospedaliero diventano aberranti in un critico momento di serie decisioni atte al riordino della sanità pubblica regionale. Sicuramente la incapacità come sindaco è messa in mostra in tutta la sua crudezza nel momento in cui esprime volontà autolesionistiche e sicuramente contrarie agli interessi della sua popolazione, allorquando chiede ad alta voce la soppressione dei posti letto nel suo presidio ospedaliero di riferimento. In particolare in un momento delicato, in cui tutti i politici si stanno spendendo, insieme con le loro popolazioni, a difesa dei propri ospedali. Ammesso che le prestazioni del “Giannuzzi” siano, come dichiarato dal sindaco Maggi, di scarso valore professionale, al limite avrebbe dovuto proporre i rimedi per ovviare al presunto problema, e mai, invece, schierarsi per la negazione di ogni diritto alla salute dei suoi concittadini».
Poi alcune considerazioni sul nosocomio.
«Il “Giannuzzi” è sicuramente degno di apprezzamento per la sua produttività globale, malgrado la penalizzazione in termini di risorse, sicuramente dovuta alla incapacità di una classe politica locale che si mostra, come in questa incapace di affrontare problemi di vitale importanza per la popolazione» continua il comunicato. «Ciò malgrado, la qualità media delle prestazioni erogate è sicuramente lusinghiera, toccando punte di eccellenza, così come riconosciuto dalla Asl e dalla stessa opinione pubblica.
Riteniamo, pertanto, le offese gratuite espresse dal sindaco Maggi nei confronti di tutti gli operatori del presidio in questione, non degne di considerazione e dettate verosimilmente da persona che non conosce la realtà e le esigenze del proprio territorio».
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