lunedì 23 settembre 2024


12/02/2011 13:40:24 - Manduria - Politica

Il Sel parla dei tagli all’ospedale

 
«In questi giorni lo sconcerto dell'opinione pubblica è vistoso di fronte alle prese di posizione degli schieramenti e di alcuni esponenti politici quando si parla di sanità, di ospedale, e di assistenza. 
Infatti il governo Berlusconi di centro destra impone il rientro entro i limiti di spesa e chiede la chiusura di 18 ospedali in Puglia e la cancellazione di circa 2000 posti letto, in cambio di 500 milioni di Euro. La giunta regionale di centro sinistra vota un piano di rientro obbligato. In molte città (Massafra e Mottola) deputate a perdere l'ospedale monta la protesta. L'ospedale di Manduria non è a rischio: la dirigenza ASL conferma il suo ruolo di nosocomio comprensoriale; tuttavia subisce un ridimensionamento di posti letto in quasi tutti i reparti. Il centro destra scende in campo con sindaci, consiglieri e onorevoli dell'area orientale jonica a difesa dell'Ospedale contro il piano di rientro di Vendola, imposto dal governo Berlusconi. Fa piacere che l'On Franzoso, l'On Sala e company difendano l'Ospedale, si vede che non condividono le scelte governative di Tremonti. Ma lo sconcerto sale ancora quando il Sindaco di Sava, giunta centro-sinistra, attacca l' Ospedale Giannuzzi, invocandone la sua chiusura e la trasformazione in ospizio. C'è poco da aggiungere e molto invece da riflettere.
Evidentemente più di qualcuno dimentica che la salute non è appannaggio di nessun partito e di nessun schieramento politico. Essa è tutelata dalla nostra Costituzione come bene primario ed esprime un bisogno sacrosanto di ogni cittadino. Il sindaco di Sava deve dire come tutelare al meglio la salute dei suoi cittadini e non tirarsi la zappa sui piedi in una situazione in cui nessuno mette in discussione l'esistenza dell'Ospedale di Manduria. Al contrario tutti vogliamo un presidio più moderno, più adeguato alle necessità del territorio, più qualificato e più attrezzato, possiamo dire perfino un Ospedale Nuovo. Sebbene ci attende un futuro con sempre minori risorse economiche, il sindaco della seconda comunità più numerosa dell'area, dovrebbe esigere che l'Ospedale e il sistema sanitario garantiscano effettivamente i livelli essenziali di assistenza e non la dismissione!!! Se si è trattato di un lapsus freudiano ci attenderemmo una smentita. Se invece è un affondo, saranno gli stessi cittadini di Sava a rispondere al loro Sindaco, ben sapendo che il Giannuzzi ha sempre offerto un discreto livello delle prestazioni, esempi di notevole laboriosità (altro che stipendi regalati!!) e   perfino eccellenze sanitarie.
Il futuro nell'Ospedale di Manduria è già cominciato: per esempio Oncologia è garantita dal piano aziendale come DH; Ortopedia e Anestesia e Cardiologia hanno un diffuso apprezzamento; la Chirurgia rimane di buon livello; la Nefologia- Dialisi è sempre stata uno dei cardini della sanità dell'area e tanti altri gli esempi positivi. A giorni partiranno i lavori per la Terapia intensiva. Su Viale Aldo Moro si sta avviando la costruzione del nuovo Distretto sanitario. Nonostante il piano di rientro, tutto ciò non è poco. Forse è l'inizio di un nuovo modello di sanità, più razionale, meno dispersiva e più qualificata».  
 
Direttivo SEL Manduria 










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