lunedì 23 settembre 2024


26/02/2011 10:38:29 - Manduria - Politica

La lettera aperta all’Amministrazione: «Siamo stati oggetto di quella considerazione che si riserva ai mendicanti, che non si cacciano a malo modo, soltanto per il timore di qualche castigo divino, ma che si liquidano velocemente»

 
«Come cittadini crediamo nella forza delle idee e nei fatti. Ma come cittadini non siamo disposti ad essere trattati come sudditi. Ci è stato chiesto di essere pazienti e abbiamo imparato la disciplina dell’attesa. Ci è stato chiesto di rispettare le forme e i ruoli e abbiamo protocollato domande e fatto anticamera. Ci è stato chiesto di essere propositivi e abbiamo segnalato insieme ai problemi anche le possibili soluzioni. Non solo. Ci è stato chiesto di fare di più e abbiamo creato coinvolgimento e partecipazione dal basso, mettendo a disposizione con vero spirito di servizio il nostro tempo e quello che abbiamo imparato in una vita di onesto lavoro. Ci è stato chiesto molto e ci aspettavamo poco: solo un po’ di attenzione. Quell’attenzione fatta di ascolto e presa di responsabilità, cui tutti i cittadini hanno diritto. Ma alla fine, abbiamo ottenuto ancora meno. E siamo stati oggetto, invece, di quella considerazione che si riserva ai mendicanti, che non si cacciano a malo modo, soltanto per il timore di qualche castigo divino, ma che si liquidano velocemente, con qualche frase di circostanza, un pugno di mosche e molta accondiscendenza.
Noi cittadini residenti nella zona denominata “Vicinale La Creta” siamo proprio come le formiche, che dopo aver costruito il formicaio, fanno le sentinelle nei giorni e nelle notti di pioggia per evitare che la forza dell’acqua cancelli il frutto del loro lavoro. E come formiche rischiamo ad ogni temporale di affogare. La situazione del Vicinale La Creta, così come si è evoluta nel corso degli ultimi venti anni - in seguito alla cementificazione e ai numerosi interventi urbanistici strutturali, che hanno inciso negativamente sul flusso e la canalizzazione delle acque piovane - espone i residenti di questa zona a grave e continuo rischio idrogeologico. Si tratta di un rischio, che il vincolo PAI riconosce, eppure non esiste un piano di intervento organico per affrontare il problema. Delle due, l’una: o il rischio non esiste e il vincolo PAI penalizza impropriamente la zona con il deprezzamento dei suoli e l’impossibilità di sopraelevare le costruzioni esistenti, con grave menomazione del diritto di proprietà – oppure –  il rischio c’è ed è continuo, ma nessuno fa niente per scongiurare questo pericolo, esponendo il Comune, nell’immediato futuro, a pesanti azioni risarcitorie collettive. Ci sentiamo ripetere solo una cosa: «Non ci sono soldi»! Ma vogliamo ricordare che la programmazione della spesa è un atto dovuto e che buona amministrazione significa non solo equilibrio di bilancio, ma soprattutto capacità manageriale di creare risorse per rispondere alle priorità di gestione.
E ci chiediamo: «La sicurezza dei cittadini di un’intera zona è una priorità, oppure no»? Durante i temporali, nelle strade del vicinale La Creta, a causa delle pendenze, si convogliano migliaia di metri cubi di acqua provenienti anche da altre zone della città. La velocità del flusso e di crescita del livello è tale da non consentire un assorbimento efficiente delle acque e così si crea un effetto imbuto: l’acqua e il fango si riversano nei nostri scantinati, nelle cantine, nei garage e nelle case a livello della strada, con effetti anche sulla tenuta della fogna nera. Da sempre lottiamo con questo stato di fatto che mette a rischio le nostre case e le nostre famiglie, ma non abbiamo intenzione di rassegnarci. Crediamo che le soluzioni si possano trovare se esistono volontà politica, capacità gestionale e competenze adeguate. Da parte nostra continueremo a portare avanti questa battaglia e troveremo i mezzi e le risorse per farlo, ma consentiteci di dire che in questa azione di resistenza ci sentiamo soli. A noi cittadini è chiesto di trovare espedienti straordinari per avere risposte ordinarie e vedere tutelato il nostro sacrosanto diritto alla sicurezza e all’incolumità personale. Le precedenti amministrazioni hanno preferito far finta di niente e voltarsi dall’altra parte.
         Questa Amministrazione è ancora in tempo per fare una scelta diversa».
 
 
Associazione di Quartiere “Vicinale La Creta”










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