lunedì 23 settembre 2024


28/02/2011 13:03:29 - Manduria - Politica

Interviene l’on. Vico (PD): “L’appuntamento va salvato e rilanciato. Io pronto a fare la mia parte!”

 
«Gli oltre 200 anni di storia, costume e vivacità anche imprenditoriale attorno alla Fiera Pessima, nonché il recente moto di indignazione di alcuni cittadini di Manduria, mi spingono da natio e appassionato di quei luoghi ad intervenire.
Quello che nacque come semplice luogo di scambio dedicato prevalentemente al mondo agricolo negli anni si è gradualmente trasformato in un luogo non solo di rapporto commerciale ma anche di incontro delle varie istanze espresse da uno dei territori più in vista della nostra penisola: quell’istmo salentino che pur tanto dovrebbe contare.
Quello che però è intervenuto in questi mesi, dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che la c.d. “classe dirigente”, con la sua impreparazione, la sua incapacità nell’intravedere visioni strategiche e interpretare il futuro del territorio, spesso non è all’altezza delle sfide di cui parlavamo.
Non basta essere “eleggibili” per essere buoni amministratori.
La Fiera Pessima, così,  investita in questi anni da gestioni discutibili, inchieste giudiziarie e poco avveduti controlli, ora rischia il suo tramonto definitivo, a causa dell’incapacità di scegliere, escludere, porre il bene collettivo al di sopra della propria personale visione, strategia o appartenenza.
Per coerenza rispetto a quello che ho appena enunciato eviterò di richiamare alla memoria dei lettori le querelle sugli appalti o sulle ripetute aggiudicazioni a società di marketing o organizzazione, anche per concentrare il mio intervento sulla propositività.
Credo, pertanto, che la voce di quei cittadini spontaneamente costituitisi in difesa di questo patrimonio culturale, storico e perché no di immagine della città di Manduria, debba sedere legittimamente all’interno del dibattito che istituzionalmente e politicamente si dovrà realizzare nelle prossime ore sull’argomento.
Ma nel frattempo oggi Manduria non ha la sua Fiera e neanche un straccio di proposta “credibile” e “realistica” sul suo medio e lungo periodo.
Considerato che l’appuntamento va salvato e se possibile rilanciato anche nell’ottica di standard qualitativi (modernità e innovazione) e di appetibilità sui mercati (già compromessi dai rapporti tra imprese misurati più sulla telematica che sul diretto contatto fisico – ndr) mi rendo sin da ora disponibile come parlamentare del territorio a fornire il mio contributo e il mio sostegno affinché si possa presto tornare alla normale programmazione di un evento che è nel cuore di tutti noi!».
 
Ludovico Vico










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