lunedì 23 settembre 2024
«Grossolano il suo fallimento sulla Fiera»
«La Fiera, quella tradizionale che parte il 7 di marzo, non ci sarà. Tutto ciò che potrebbe essere organizzato dopo sarà un altro evento. Certamente non la Fiera Pessima. Alla luce di questo fallimento grossolano, il sindaco Paolo Tommasino, pertanto, tragga le conclusioni: si dimetta».
Tutti i partiti di minoranza hanno fatto quadrato sulla vicenda della Fiera Pessima, puntando l’indice verso “l’inefficienza” dell’attuale Amministrazione.
«Dopo il Primitivo, la Fiera Pessima è il più conosciuto evento della città» ha fatto notare il capogruppo del Pd, Gianni Vico. «Crea un considerevole movimento economico, in un periodo, peraltro, di grave crisi. L’Amministrazione ha commesso una serie di errori, a partire dalla precedente procedura sbagliata. Noi della minoranza non abbiamo mai contestato il percorso con le associazioni di categoria. Ma a gennaio si è resa conto di aver perso tre mesi, optando, quindi, per la procedura di assegnazione classica».
Per l’Udc è intervenuto Mimmo Lariccia.
«E’ stato causato un danno economico enorme al territorio» sono state le sue parole. «Quel movimento di operatori economici e di visitatori non ci sarà più. Il sindaco ha poi fatto riferimento al discorso della legalità e alla vicenda giudiziaria in atto. In realtà, lui si è affidato a due dei tre funzionari che sarebbero sotto inchiesta: ripone o meno fiducia nel loro operato? Peraltro nella sua giunta e nel suo Consiglio vi sono diversi esponenti dell’Amministrazione in carica in quel periodo».
Più politico il giudizio di Cecilia De Bartholomaeis, rappresentante dei Verdi.
«Quando, in campagna elettorale, facevamo notare che la coalizione di centrodestra fosse eterogenea, il sindaco ribatteva che avrebbe vinto le elezioni basandosi sulla governabilità: ma di questa governabilità» ha dichiarato la De Bartholomaeis, «noi non vediamo traccia. Così come non c’è traccia di soluzioni per i problemi della città».
E’ anche intervenuto il capogruppo del Sel, Cosimo Filomeno.
«La Fiera è solo la punta dell’icerber della situazione di sfacelo esistente nell’Amministrazione» ha affermato Filomeno. «La Fiera non è un evento straordinario: la sua organizzazione andava programmata prima. A Manduria manca un sindaco che sia presente fisicamente. Peraltro Tommasino non ha saputo scegliersi neppure qualcuno in grado di rappresentarlo durante le sue assenze. E sin dai primi giorni è sotto ricatto da partiti e consiglieri».
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