lunedì 30 settembre 2024


06/03/2011 11:17:00 - Manduria - Attualità

C’è qualcosa nell’aria: sì , la torta di mamma

 
Si chiama “Eau de cuisine N° 4”, la nuova fragranza che fa perdere la testa agli alunni della scuola “Marugj-Frank”, nel corso di questo week-end carnascialesco.
Interamente pensato, progettato e realizzato dalle mamme del comitato genitori, il nuovo profumo si ispira alle atmosfere delle cucine di casa nostra, agli effluvi di pentole e pentoloni di fate dei fornelli, alle prese con vecchie e rivisitate ricette, magari acchiappate tra un Cotto e Mangiato della Parodi al quadrato, un mordi e fuggi della Clerici, le tante rubriche dedicate al gusto che affollano i palinsesti televisivi dal sorgere del sole al suo tramonto.
Ergo, ecco sfilare lungo i corridoi dell’istituto la brigata delle quote rosa, l’altra metà della mela del talamo nuziale, addette alla preparazione dei dolci, per sorprendere figli adolescenti in astinenza da zuccheri dal driinnnn della campanella della ricreazione in poi. Gong!..
Al pit stop di partenza, dal fondo del corridoio ecco giungere la class action della glicemia, senza parannanza, o cappello formato fungo, ma con il meglio tra le mani di alchimie segrete, tramandate di madre in figlia, lungamente attese da unità palatali molecolari, capaci di riconoscere il certificato di garanzia della genitrice manifattura dalla hall della scuola ed oltre.
Tuffi in tutti gli stili possibili nei vassoi declinati in ogni etnia del sapore; tonde, quadrate, sformate, di forge pseudo geometriche, venute male quando non dovevano, come da migliore tradizione, per una geometria piana e solida dagli assiomi, confermati in toto anche in questa occasione.
Ciambelle col buco e senza buco, crostate in bianco e nero, manicaretti affogati nella nutella o nella marmellata, per palati da gusto forte o più delicato, bigné, babà, zeppole a volontà, tanto per santificare il periodo, creme del melting pot degli agrumi, limone, arancio, cacao, panna, fiori d’arancio, fil rouge dell’ingrasso, prima che l’arrivo della Quaresima imponga il lucchetto la frigorifero.
Insomma, per una volta le chiacchiere di mamma, con tanto di coro che fa eco delle altre, non rompono... ? a nessuno, tanto per parafrasare il tutto avviandoci alla conclusione.
Soddisfatti e rimborsati, lo zucchero a velo fa il resto, da main testimonial e protagonista delle evento culinario, sui baffi canuti di dolcezza disegnati lungo i bordi di bocche, una tantum, apoteosi del dolce, nel vero senso della parola. L’iniziativa da apocalisse del piacere culinario, la seconda nel corso di questo anno scolastico, in
alternativa a quella del salato ormai archiviata, che strizza l’occhio alla solidarietà, prima ancora che allo stomaco, mira a raccogliere fondi destinati ad iniziative a scopo benefico, autofinanziati dalla colletta ormonale del gusto dei ragazzi, per sensibilizzare le loro coscienze all'attenzione verso il prossimo e perché no, al jingle “.... Meno porcherie, uguale tanta salute”.
Incidente diplomatico quasi sfiorato, nelle ore conclusive della giornata, quando, tra una nota musicale ed una data storica, una sfumatura di colore, o un articolo da omettere in lingua straniera, per poi, ecc.ecc, ecc., la minaccia di una qualche incursione di Morfeo, si fa più che probabile e quasi legittima, tra i banchi di scuola, forse sognando quell’ultimo pezzo di torta fotografato, incastrato e fissato tra i neuroni, soffiato in corner, sotto il naso, dal concorrente in nomination giunto per primo al traguardo.
Buona notte cuore di mamma. Peccato che le api sopra la culla, un lontano e dolcissimo
ricordo...............
 
Mimmo Palummieri










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