sabato 28 settembre 2024


08/03/2011 13:33:00 - Manduria - Calcio

Intanto c'è il problema dell'allenatore 

«Avevo posto come condizione, al mio insediamento, di non dover prendere in eredità debiti risalenti a precedenti gestioni. Invece continuo a ricevere sempre e solo richieste di denaro …».
Pietro Lacaita, nuovo presidente del Manduria, ha convocato la stampa per fare il punto di questi primi mesi di esperienza al timone della società. Insieme ai rappresentanti della stampa ha voluto con sé gli altri dirigenti (Premio e Gregory Leone, Roberto Menza, Francesco Abatematteo, Antonio Buccolieri e il d.s. Davide Pedone), il capitano della squadra Tiziano Ferrara e tre rappresentanti degli ultras.
«Ho preso il Manduria perché volevo investire nel sociale» ha premesso Lacaita. «Da Torricella, ho sempre visto Manduria come una città importante ed ero quindi convinto che le forze imprenditoriali si sarebbero strette accanto. In realtà, ad eccezione della famiglia Leone e di Roberto Menza, nessuno mi ha aiutato. Ho fatto fronte alle spese della mia gestione (abbiamo ingaggiato diversi calciatori nella speranza di evitare al Manduria la retrocessione in Promozione), ma anche a diverse spese che non sarebbero dovute essere di mia competenza (devo, ad esempio, pagare la multa perchè il Manduria lo scorso anno non ha iscritto la squadra juniores: circa 6.000 euro, in alcune rate, altrimenti ci escludono dal campionato). Sono ancora in attesa di tutta la documentazione contabile da parte della vecchia società: non ho nulla in mano, se non qualche foglietto scritto a penna, non supportato da nessun atto ufficiale. Tanti problemi e grande insensibilità da parte di chi potrebbe fare qualcosa per il calcio».
Lacaita ha anche parlato del rapporto con l’allenatore Beppe Mosca, che sabato scorso ha inviato alla società un certificato medico (parla di tromboflebite) con una prescrizione di riposo sino al 14 marzo: in pratica non si è presentato per la partita di domenica e non ci sarà neppure domenica prossima.
«Non si è degnato neppure di farmi una telefonata» si è lamentato Lacaita. «Ha inviato il certificato per fax sabato sera, ma io il certificato l’ho visto solo al mattino di lunedì, al rientro in ufficio…».










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