lunedì 23 settembre 2024


16/03/2011 10:16:05 - Manduria - Politica

Presentata una interpellanza da tutto il gruppo consiliare Pd

 
Il gruppo consiliare del Pd ha presentato una interpellanza per conoscere le procedure di legge o regolamenti applicati nell’individuazione della società affidataria dell’organizzazione della Fiera Pessima 2011.
«Ciò a motivo delle serie perplessità che gli atti predisposti dall’Amministrazione (segnatamente la delibera di Giunta comunale n. 48 del 3 marzo e la collegata determinazione dirigenziale n. 161 di pari data) suscitano in riferimento ai principi di trasparenza, legittimità e rispetto della normativa vigente in ambito di affidamento di servizi pubblici» scrivono i consiglieri Amleto Della Rocca, Michele Minonne, Giambattista Vico, Maria Grazia Cascarano, Angelo Capogrosso, Francesco Massaro, Emiliano Pacifico. «In particolare, non si comprende quale sia stato il criterio di scelta e individuazione delle aziende ammesse alla presentazione delle offerte, avvenuta in data 3 marzo, stante l’assoluta assenza di qualsivoglia avviso e/o bando pubblico. Di poi, si chiede se sia legittimo che siano state prese in considerazione le candidature di aziende o società che hanno raggiunto telefonicamente funzionari dell’ente o protocollato, nella stessa mattinata del 3 marzo, generiche offerte di organizzazione e allestimento dell’evento.
Inoltre, appare difficile capire secondo quale legge o regolamento, il sindaco insieme ad alcuni consiglieri comunali e i funzionari dell’Ente hanno deciso di ricevere singolarmente, nella mattinata del 3 marzo, alcune aziende al fine di ascoltare le proposte. Su tale questione, ci si chiede se sia possibile ricevere proposte verbali ed eludere il dettato normativo che obbliga le aziende a presentare le offerte in busta chiusa. Ed ancora: sulla base di quali elementi oggettivi si è provveduto all’affidamento del servizio in oggetto, stante l’irritualità e la genericità delle offerte riportate nei verbali allegati alla determina di aggiudicazione.
A parere degli scriventi, la procedura posta in essere dall’Amministrazione Comunale si appalesa in evidente contrasto con la normativa che disciplina il funzionamento degli Enti Locali riguardo la separazione delle competenze tra organo politico e amministrativo e, cosa ben più grave, in palese violazione del D.Lgs. n. 163/2006 in merito ai principi di trasparenza, concorrenza e legalità».
 










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