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24/03/2011 07:27:28 - Provincia di Taranto - Politica

Turco: «Ecco la dimostrazione che a Torricella quest’azienda ha operato prima del 2006»

 
Più del 30% di ogni sanzione elevata attraverso gli autovelox oggetto dell’indagine della Guardia di Finanza di Brescia finiva nelle tasche dell’azienda lombarda.
L’Amministrazione Comunale di Torricella e l’attuale comandante del Corpo della Polizia Municipale hanno ricostruito, attraverso la documentazione esistente negli uffici, tutto ciò che accadde prima del 2006 fra l’azienda Garda Segnale di Desenzano e il Comune.
«Tutto ciò che abbiamo trovato conferma che quest’azienda, anche con ragioni sociali differenti, ha avuto dei rapporti con il Comune di Torricella prima del 2006, prima, ovvero dell’insediamento dell’attuale Amministrazione e prima della nomina a comandante dell’attuale responsabile del Corpo della Polizia Municipale, ovvero Salvatore Lacaita» ci riferisce il sindaco Giuseppe Turco, mostrandoci tutta la documentazione trovata negli uffici della Polizia Municipale, attraverso la quale sono stati ricostruiti tutti i rapporti intercorsi con quest’azienda, accusata di manomettere gli autovelox: secondo l’accusa, le macchinette rilevavano la velocità con uno scarto dai 10 a 30 km/h in più rispetto alla reale velocità tenuta dai veicoli di passaggio.
«Gli autovelox non erano nelle nostre disponibilità» ha chiarito il comandante Lacaita. «Vi era un tecnico nominato da questa azienda che, nei giorni stabiliti, arrivava a Torricella e, insieme ai vigili, montava e faceva funzionare gli autovelox. Ma a noi non era consentito verificare il corretto funzionamento. Non appena sono stato nominato responsabile del Corpo di Polizia Municipale, ho optato per un’altra soluzione: ho chiesto in prestito gratuito dal Comune di Brindisi, per il 2006 e il 2007, un loro autovelox, che montavamo e taravamo noi. Da allora non abbiamo più avuto problemi. Nel 2008, infine, il Comune ha deciso di acquistare il telelaser, che offre ancora maggiori garanzie di precisione all’automobilista».
Dalla documentazione che ci ha mostrato il sindaco Giuseppe Turco, è emerso che, prima del suo insediamento, le aziende convenzionate con il Comune (a volte cambiavano le ragioni sociali, ma sembrerebbe, da una prima sommaria ricognizione, che possano tutte essere riconducibili a quella incriminata di Desenzano) riuscivano ad incassare oltre 20.000 euro ad estate, quali provvigioni sulle contravvenzioni elevate nei giorni stabiliti in cui, lungo la litoranea, entrava in funzione l’autovelox. Quando c’era la lira, ad esempio, l’azienda incassava 20.000 lire per ogni contravvenzione di 58.750 lire e 79.000 lire per ogni contravvenzione di 235.000 lire di importo.
«Contro questo andazzo mi sono sempre battuto, quando facevo parte della minoranza» ricorda Turco. «Avevo intuito che c’era qualcosa che non andava per l’elevata velocità che veniva contestata agli automobilisti».










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