- lunedì 03 febbraio 2025
Inviata una lettera al Prefetto: “A che serve espletare gare a ribasso se quelle economie vengono sistematicamente utilizzate per varianti in corso d’opera? Con una mano si aggiudica al ribasso, con l’altra si elargisce senza fondato motivo?”
«Si utilizzano le economie rinvenienti da una gara al ribasso per.jpg)
eseguire una variante dei lavori senza una valida motivazione. La disponibilità finanziaria conseguita a seguito del ribasso d’asta, non rappresenta un presupposto per legittimare una variazione del contratto».
L’ex sindaco Carlo Aprile scrive al Prefetto per segnalare una presunta anomalia relativa ad un progetto di sistemazione di strade interne e alla successiva variante.
«La variante è stata concessa dopo aver constatato che parte delle strade oggetto di intervento evidenziavano modifiche strutturali tali da rendere inaccettabili gran parte delle misure indicate nel computo metrico e che tali variazioni andavano imputate al tempo trascorso tra la redazione del progetto e la data di consegna dei lavori (circa due anni dopo)» scrive Aprile nella lettera al Prefetto facendo riferimento ai contenuti della delibera. «E’ compito del RUP accertare soprattutto la non imputabilità alla stazione appaltante e l’imprevedibilità, al momento della progettazione o della consegna dei lavori, delle ragioni per cui si rende necessaria la variazione. Ci vuole un genio per verificare se in fase di progettazione o al momento della consegna dei lavori lo stato dei luoghi su cui si deve intervenire è cambiato?
Spesso accade che si redige un progetto “carente” per consentire all’impresa aggiudicataria di chiedere la perizia di variante e recuperare così il ribasso che ha consentito alla stessa di aggiudicarsi l’appalto.
A che serve espletare gare a ribasso se quelle economie vengono sistematicamente utilizzate per varianti in corso d’opera? Con una mano si aggiudica al ribasso, con l’altra si elargisce senza fondato motivo».
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