Uva da tavola: dal produttore al consumatore rincari della GDO (grande distribuzione organizzata) oltre 9 volte il prezzo di acquisto del prodotto alla pianta
  • domenica 02 febbraio 2025

Uva da tavola: dal produttore al consumatore rincari della GDO (grande distribuzione organizzata) oltre 9 volte il prezzo di acquisto del prodotto alla pianta

12/09/2018 17:52:13 - Salento - Attualità

L’intervento di Vito Rubino, direttore CIA Area Due Mari

In alcuni supermercati del nord si vende l'uva da tavola a prezzi che partono da euro 2,10 (varietà superior senza semi con peduncolo nero, perché raccolta da diverso tempo e conservata in frigo) fino a raggiungere euro 3,78 (varietà pizzutella) per ogni chilogrammo.

Preciso che attualmente il prezzo di acquisto alla pianta di uva da tavola, varia da euro 0.35 a 0,90 per chilogrammo a seconda il tipo e la qualità.

Produrre uva da tavola tenendo conto della varietà, dell'epoca di maturazione, ed eventuali certificazioni ha un costo variabile da 0,35 a 0,50 euro per chilogrammo.‎

Da quando l'ortofrutta è stata inserita come prodotto da offrire al consumatore negli scaffali della GDO accade che il prezzo di vendita subisce variazioni considerevoli tra il produttore e il consumatore.‎

Negli anni novanta la diffusione di tale sistema di vendita ha fatto ipotizzare a qualche esperto che questa operazione avrebbe determinato un doppio vantaggio: una diffusione capillare di offerta del prodotto (aumento dei volumi commercializzati), maggiori opportunità per i produttori e avvicinamento tra il produttore e il consumatore, di conseguenza tagli dei costi intermedi.

A distanza di tanti anni analizzando i fatti, senza ombra di smentita alcuna si può tranquillamente affermare che la situazione è peggiorata sia a scapito del produttore che del consumatore, per le ragioni di seguito evidenziate.

Le fasi intermedie tra la produzione e la presentazione del prodotto sugli scaffali si sono organizzate arrivando ad un paradosso che le lavorazioni post-raccolta (confezionamento, trasporto, servizi vari) costano più della materia prima che l'agricoltore impiega mesi e mesi di duro lavoro per produrre.

Lasciando il prodotto ortofrutticolo negli scaffali senza alcun presidio fisso (il vecchio fruttivendolo/ortolano) ogni consumatore è autorizzato a toccare, scegliere e prelevare la merce che deve acquistare.

Al termine della giornata, trattandosi di merce altamente deperibile, una percentuale considerevole di quel prodotto deve essere "buttata", perché risulta danneggiata dai vari “tocchi e ritocchi“ delle centinaia di persone che si fermano in quel reparto.‎

‎Senza parlare poi di qualche consumatore che ritenendo di essere furbo dopo aver prelevato, pesato e prezzato il prodotto scelto, poiché il sacchetto è stato volutamente lasciato aperto, ripassa dallo scaffale e aggiunge altro prodotto senza pesarlo (furto di prodotto).

Inoltre, l'ortofrutta in molti casi diventa il cosiddetto "specchietto per le allodole"‎, in quanto si utilizzano le offerte dei prodotti agricoli a basso prezzo per richiamare l'attenzione del consumatore che acquista altri beni presenti nella GDO.

Tempi lunghissimi nei pagamenti delle forniture fatte alla GDO.

A ciò si aggiunge il sistema delle doppie aste che riduce ulteriormente i prezzi dei prodotti agricoli favorendo la GDO che gioca sui grandi volumi di prodotto da acquistare.

L'ex Ministro Martina del precedente governo, a giugno 2017 annunciò la firma di un protocollo di intesa per un "patto d'impegno" ‎con i rappresentanti di Federdistribuzione e Ancd Conad, allo scopo di promuovere un codice etico e la messa in atto di pratiche leali lungo tutta la filiera agroalimentare, partendo dalla rinuncia alle aste elettroniche a doppio ribasso per l'acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari.

Purtroppo ad oggi le aste sono ancora una triste realtà.

Questa situazione sta determinando la drastica riduzione del reddito delle aziende agricole e la chiusura delle stesse, che non riescono più a trarre un reddito dignitoso dall'attività.

Tutto ciò contribuisce allo sviluppo del fenomeno del lavoro nero e del caporalato.

E' giusto salvaguardare il lavoratore ed i suoi diritti.

E' opportuno tutelare il consumatore  dalle frodi e dalle speculazioni sui prezzi.

E' altrettanto giusto, opportuno e sacrosanto prendersi cura di colui il quale crea opportunità di lavoro per l'operaio agricolo e investe risorse proprie per produrre e fornire giornalmente beni di prima necessità per il consumatore.

Ad ognuno va riconosciuto il giusto ruolo e la corretta remunerazione.

Non si può restare inermi ad osservare mentre tutto va in rovina; continuando di questo passo con la chiusura delle aziende ortofrutticole e quelle zootecniche viene meno il presidio del territorio da parte dell'agricoltore. Il territorio diventa un deserto.

Occorre evitare che i giganti della grande distribuzione, forti dei volumi movimentati, siano coloro i quali stabiliscono la vita o la morte di un settore in nome del profitto.

Con coraggio chiediamo a gran voce di far uscire l'ortofrutta  fuori dalla GDO, dagli ipermercati e supermercati, tornando a valorizzare i mercati locali degli agricoltori, la vendita diretta in campagna, i fruttivendoli di quartiere, i mercati all'ingrosso e tutte le altre forme alle quali negli ultimi venti anni abbiamo rinunciato in nome della modernità.

Non si può continuare a fare competizione basando tutto, solo ed unicamente sul prezzo: si rischia di perdere tutti i riferimenti ambientali, di qualità e di sostenibilità e ciò favorirebbe la scomparsa dalla scena dei produttori ortofrutticoli italiani. Occorre agire prima che sia troppo tardi.

 

Vito Rubino

Direttore CIA

Area Due Mari

Taranto-Brindisi‎





img

Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

RETTANGOLI ALLA CERNIA CON SPADA E MELANZANE
CANNELLONI CON RIPIENO DI CARNE
RAVIOLI AL RAGU'
PARMIGIANA
LASAGNA
INSALATA DI RISO
RISO NERO GAMBERETTI E POMODORINI
FARRO ALLA CRUDAIOLA
INSALATA DI POLPO
INSALATA DI MARE
FRITTURA DI CALAMARI
PESCE SPADA GRATINATO
BACCALA' FRITTO
SEPPIE ALLA GRIGLIA
FILETTI DI PLATESSA GRATINATI
ENTRECOTE ALLA GRIGLIA
TAGLIATA DI CAPOCOLLO CON RUCOLA E GRANA
BRASCIOLE DI VITELLO AL SUGO
ROLLE' DI POLLO CON MORTADELLA E PISTACCHI
POLPETTONE AL FORNO
SPEZZATINO DI VITELLO AL SUGO
POLPETTE FRITTE
POLPETTE AL SUGO
COTOLETTE DI POLLO
CARCIOFI PASTELLATI
PATATE AL FORNO
PATATE CHIPS FRITTE