Coldiretti Puglia: ĢEnnesima grandinata killer a Lecce: senza scampo ortaggi, pomodori e angurieģ
  • domenica 02 febbraio 2025

Coldiretti Puglia: ĢEnnesima grandinata killer a Lecce: senza scampo ortaggi, pomodori e angurieģ

02/06/2019 19:44:09 - Salento - Attualitā

«Nelle ultime 24 ore anche in provincia di Taranto il clima pazzo ha colpito ancora, con epicentro a Torricella e Maruggio e a Palagiano. Tutti gli ortaggi in campo sono a rischio, per non parlare degli effetti di queste ondate imprevedibili e violente hanno sugli agrumeti e i vigneti»

Violente piogge e grandinate a macchia di leopardo si sono abbattute sul Salento nelle ultime 24 ore, segnala Coldiretti Puglia, con i campi che non riescono neppure ad asciugarsi per le copiose e intermittenti piogge che non accennano a placarsi da 2 mesi.

«Il bilancio dell’ennesima straordinaria ondata di maltempo, la quinta in soli 2 mesi di questa pazza primavera che non accenna a finire, è pesante. Bombe d'acqua e grandinate hanno interessato i comuni di Monteroni, Galatina, Sternatia, Poggiardo, Surano, Ruffano, Parabita e Matino, con decine di segnalazioni degli agricoltori di gravi danni in campagna», denuncia Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce.

«Non hanno più tregua le produzioni agricole in campo, pomodori, patate, melanzane, ortive in generale, angurie e mini angurie - denuncia il presidente Cantele - pronte per essere raccolte che invece risultano falcidiate dal maltempo. Le campagne sono state travolte dalla pazza primavera in un momento particolarmente delicato per l’agricoltura con le semine, le verdure in campo e le piante colpite mentre iniziavano a fare i primi frutti».

Sui consumi alimentari interni ancora stagnanti pesano gli effetti dell’ondata di maltempo che ha colpito la Puglia in questa maledetta primavera con pesanti danni alle coltivazioni, le distorsioni lunga la filiera e le importazioni selvagge che fanno concorrenza sleale alle produzioni regionali, senza che vengano rispettati gli stessi standard sociali, ambientali e di sicurezza alimentare, denuncia Coldiretti Puglia.

«Nelle ultime 24 ore anche in provincia di Taranto il clima pazzo ha colpito ancora, con epicentro a Torricella e Maruggio e a Palagiano. Tutti gli ortaggi in campo sono a rischio, per non parlare degli effetti di queste ondate imprevedibili e violente hanno sugli agrumeti e i vigneti», aggiunge il presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo.

La straordinaria ondata di maltempo che imperversa da dal mese di aprile non ha risparmiato i campi pugliesi, dove sono stati colpiti, tra l’altro, vigneti, frutteti e campi di grano, compromettendo soprattutto la raccolta delle ciliegie, con la perdita fino al 60-70% della primizie Bigarreau e Giorgia. Danni pesanti anche ad albicocche, uva e agli agrumi in fiore, mentre è un vero e proprio crack per le angurie – insiste Coldiretti Puglia - con i campi allagati e le piantine andate distrutte e oltre alle angurie, sono andate in fumo le piantine dei meloni, gli ortaggi risultano in asfissia e marciti, sono gravi i danni ai vigneti di uva da vino ed è ridotta ai minimi termini la produzione di miele.

«I campi sono tuttora allagati con i ritardi prevedibili nella preparazione dei terreni per i trapianti di ortaggi, nell’andamento della campagna cerealicola e gli effetti si vedranno con la raccolta contemporanea di alcune produzioni orticole», conclude il presidente di Coldiretti puglia Savino Muraglia.

Il risultato – precisa la Coldiretti - è un calo dell’offerta con effetti sulla spesa che deve fare i conti con la variabilità delle quotazioni ma anche con fenomeni speculativi sui prezzi al consumo che rischiano di innescarsi per colpa delle distorsioni di filiera, a scapito dei cittadini e dei produttori. In queste condizioni – sostiene la Coldiretti – è importante aumentare le attività di controllo per evitare che vengano spacciati per Made in Italy prodotti importati. Ma per ottimizzare la spesa, ottenere il miglior rapporto prezzi-qualità e aiutare il proprio territorio e l’occupazione, il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati o in fattoria e non cercare per forza il prodotto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali, i cosiddetti “brutti ma buoni”. In un momento di grande difficoltà – conclude la Coldiretti – si tratta di un atto di solidarietà a favore degli agricoltori, ma anche di un aiuto al proprio benessere in vista dell’estate con il consumo di alimenti, come le insalate o la frutta fresca, indispensabili per la salute e per mettersi in forma.





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