- domenica 02 febbraio 2025
L’uomo, un 50enne, dopo il litigio con la moglie accoltellò anche un altro figlio
Il gup del tribunale di Taranto Vilma Gilli ha condannato con il rito abbreviato a 20 anni di carcere il 50enne che il 7 ottobre del 2018 lanciò dal balcone del terzo piano la figlia di 6 anni, dopo l’ennesimo litigio avvenuto telefonicamente con la moglie, da cui era separato, e dopo aver accoltellato alla gola l’altro figlio di 14 anni, che riportò ferite con prognosi di 15 giorni.
Ben più gravi le condizioni della bimba, sottoposta a diversi interventi chirurgici e dichiarata fuori pericolo solo dopo diverse settimane. L’uomo è accusato di tentato omicidio aggravato, maltrattamenti, lesioni gravissime e resistenza a pubblico ufficiale.
L’aggressione avvenne in un comprensorio di case popolari del rione Paolo VI di Taranto, nell’abitazione della nonna paterna alla quale erano stati affidati i due fratelli dopo la separazione dei genitori. I carabinieri dovettero sottrarre il 50enne, con precedenti per maltrattamenti in famiglia, al linciaggio di decine di persone inferocite. Al momento dell’aggressione in casa c'erano la madre dell’uomo, suo fratello e un nipote.