TARANTO - I Verdi: «Chiusura immediata e urgente dello stabilimento Arcelor Mittal»
  • domenica 02 febbraio 2025

TARANTO - I Verdi: «Chiusura immediata e urgente dello stabilimento Arcelor Mittal»

27/03/2020 16:28:37 - Provincia di Taranto - Attualità

«Oggi più che mai per le condizioni di alto rischio contagio Covid-19»

 

I Verdi di Taranto chiedono al Prefetto di Taranto la chiusura immediata di Arcelor Mittal. Ecco il comunicato.

«Con il Decreto Prefettizio emesso ieri 26.3.2020 il Prefetto di Taranto dispone che l’ex ILVA può continuare la sua attività, a ranghi ridotti ai minimi possibili, producendo e salvando il ciclo continuo, pur non finalizzando l’attività alla commercializzazione del prodotto. Ciò non esclude che verrà venduto dopo il termine indicato.

E’ ancora una volta una raffinata farsa: ci saranno quindi in circolazione nello stabilimento, esposti al rischio di contagio, 3.500 unità dipendenti e 2.000 dipendenti dell’indotto, tutti articolati in turni. Oltre chiaramente agli accessi dei fornitori.

Come sarà garantirà la fornitura dei DPI agli operai, se gli stessi DPI scarseggiano per i medici? Cosa prevede il piano per la sicurezza dei lavoratori verificato e approvato dallo SPESAL?

Ancora una volta sembra chiaro che nessuno si assume l’onere di dichiarare la inadeguatezza degli impianti. Così aumenta la delusione e l’ansia, consapevoli del fatto che un luogo di lavoro così complesso come quello stabilimento può innescare una catastrofe sanitaria di portata inimmaginabile. La capacità potenziale di propagazione del contagio tra i lavoratori è molto forte considerato il fatto che parecchi provengono da diverse parti della Regione e anche oltre.

La situazione altamente critica che si sta vivendo in Lombardia, in Veneto e in tutti i centri industriali del Nord ha dimostrato che la situazione può purtroppo sfuggire di mano, ma ciò non è bastato al Prefetto.

Visto che le attività lavorative sono ritenute necessarie, è possibile fare prevenzione anche eseguendo i tamponi a tutti i lavoratori? Esiste un presidio sanitario che faccia da filtro in entrata e uscita dall'ex ILVA per individuare i casi positivi? Chi garantisce la minimizzazione del rischio sanitario nel percorso casa lavoro nei mezzi di trasporto? Sono assicurati tutti i dispositivi sanitari di sicurezza ai lavoratori in ingresso, durante e in uscita? Queste sono le domande che vogliamo porre ma è chiaro che lo Stato non vuole discutere in questo momento.

Per ora possiamo solo sperare che la miccia non sia già accesa e ribadiamo ancora una volta la necessità della chiusura dello stabilimento per il bene dei lavoratori e delle comunità coinvolte».

 

I portavoce dell’ass. Verdi di Taranto

Eliana BaldoMino Briganti

I co-portavoce dei Verdi per la provincia di Taranto

Elvira Sebastio e Gregorio Mariggiò





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