- sabato 01 febbraio 2025
La donna, 63 anni, è di nuovo «libera»
Negativa, di nuovo libera, il caso è chiuso. Finisce come l’interessata aveva previsto la vicenda della signora barese costretta, prima in Puglia, all’isolamento domiciliare dopo che la app «Immuni» aveva segnalato il contatto con una persona potenzialmente contagiata dal coronavirus. Si è trattato di un falso allarme.
Una settimana di passione e di nervi tesi per la 63enne, che da subito aveva protestato: «È impossibile che sia stata contagiata, mi hanno messa agli arresti domiciliari senza motivo». E ha avuto ragione. Sabato pomeriggio la Asl di Bari l’ha sottoposta al tampone diagnostico, ieri mattina il risultato: nessuna traccia di Covid-19. Poi, la comunicazione ufficiale che la «prigionia» era terminata.